sulla quale dovrà esprimere parere prima che la proposta, varata dalla giunta regionale, approdi in aula per il via libera definitivo. E' stato l'assessore Ruggero Razza ad illustrare alla commissione presieduta da Margherita La Rocca Ruvolo il piano che prevede la classificazione di 23 strutture come Dea di I livello, tra queste l'ospedale di Sciacca, mentre 7 strutture vengono classificate Dea di II livello. I posti letto , aumenteranno, ha dichiarato l'esponente di governo, e migliora il rapporto posti letto/strutture complesse.
“Complessivamente – ha commentato la presidente della sesta commissione dell’Ars Margherita La Rocca Ruvolo - il testo sembra ben articolato in considerazione dei limiti imposti dal decreto Balduzzi, tuttavia la commissione si è riservata una più attenta ricognizione a conclusione della quale ha già annunciato che presenterà un elenco con alcune proposte di modifica che vanno in direzione dell’obiettivo di contemperare al meglio le esigenze di natura tecnica e finanziaria con le esigenze sanitarie dei territori. Da oggi la commissione proseguirà l'esame della nuova rete ospedaliera con un focus provincia per provincia.
Si annuncia comunque battaglia in aula. I deputati 5 stelle hanno già chiesto all'assessore alla salute Ruggero Razza di tornare sui suoi passi
Con questo piano, sostengono, il governo condanna a morte i piccoli ospedali sotto la falsa bandiera della rifunzionalizzazione dei presidi ospedalieri di base. Di più, i deputati 5 Stelle sostengono che tutto ciò si tradurrà nella chiusura di diversi ospedali nell'isola e tra questi citano quelli di Ribera e Castelvetrano.
5 Stelle che contestano la moltiplicazione delle unità operative complesse nelle tre Aziende ospedaliere universitarie di Catania, Palermo e Messina, che non sarebbero state sottoposte ad alcuna cura dimagrante, al contrario da loro ritenuta necessaria e indispensabile per consentire la sopravvivenza dei presidi ospedalieri di base, che di fatto vengono chiusi con la formula degli Ospedali Riuniti, oppure fortemente ed ingiustificatamente ridimensionati”
Il cammino verso il via libera alla riorganizzazione della rete ospedaliera nell'isola è ancora lungo e le battaglie politiche e dei territori in difesa delle singole strutture è appena all'inizio.