che proprio la scorsa settimana ha riaperto i battenti dopo mesi di inattività e di conseguente aumento dei costi del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti.
Il personale, in forza in questo caso a Sogeir Gestione Impianti, non percepisce lo stipendio da quattro mesi, oltre alla quattordicesima, e la situazione ha portato la segreteria della Uil a proclamare lo stato di agitazione, preludio dello sciopero. Bloccare nuovamente l'attività del centro di compostaggio, nel quale viene conferita la frazione dell'umido, sarebbe una batosta per i comuni, a cominciare da Sciacca. Le rivendicazioni del personale sono legittime, soprattutto se si pensa che i lavoratori in forza alle ditte che gestiscono in città il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti hanno scioperato nelle scorse settimane per un ritardo sicuramente meno pesante nel pagamento delle mensilità.
Di fatto, per una causa o per un'altra, il sistema dei rifiuti va in tilt con conseguenze disastrose anche in termini di immagine. Il capitolo degli impianti è quello più critico. Il segretario della Uil che rappresenta i lavoratori oggi parla di miope gestione aziendale che ha provocato il blocco delle strutture per il trattamento dei rifiuti nel territorio, oltre al centro di compostaggio c'è la vicenda della discarica di contrada Saraceno Salinella, richiamando alle loro responsabilità i presidenti di Sogeir Gestione Impianti e della Srr e il commissario straordinario di Sogeir.
I lavoratori del centro di compostaggio di contrada Santa Maria pagano lo scotto della chiusura dell'impianto, ma anche i mancati pagamenti da parte di alcuni comuni che pure usufruiscono degli impianti presenti a Sciacca, evidenzia oggi l'assessore Paolo Mandracchia .