“Provincia per provincia abbiamo fatto un lavoro meticoloso in sinergia con il governo e sono soddisfatta per il risultato raggiunto sia a livello regionale che per la provincia di Agrigento, ha dichiarato la presidente della Commissione Margherita La Rocca Ruvolo.
Complessivamente, evidenzia, nell’Asp di Agrigento sono previsti 126 posti letto in più, si passa da 761 a 887. All’ospedale “San Giovanni di Dio” di Agrigento, confermato Dea di primo livello, da 274 posti letti si passa a 313, quindi 39 posti letto in più. Nel presidio di base “Barone Lombardo” di Canicattì aggiunti 26 posti letto: da 92 diventano 118. Al “San Giacomo d’Altopasso” di Licata si passa da 105 a 120. Per gli Ospedali Civili Riuniti di Sciacca che costituiscono Dea di primo livello: al “Giovanni Paolo II” di Sciacca i posti letto in più sono solo 4 si passa, da 230 a 234; mentre nel presidio ospedaliero “Fratelli Parlapiano” di Ribera i posti letto passano da 60 a 102.
Tra le novità introdotte dall’assessore alla Salute Ruggero Razza, a seguito delle osservazioni avanzate dalla sesta commissione dell’Ars, il fatto che all’ospedale di Agrigento la lungodegenza diventa Unità operativa complessa e la riabilitazione diventa Unità operativa semplice . Nell’ospedale di Sciacca l’unità coronarica da Unità operativa semplice dipartimentale diventa Uos. Poi la questione farmacia, che viene mantenuta all'ospedale di Ribera, rispetto alla prima ipotesi dell'assessore, e che viene istituita come unità semplice all'ospedale di Licata. Confermato, dunque, al momento il declassamento della farmacia del Giovanni Paolo II da struttura complessa a struttura semplice.
Nel complesso per Margherita La Rocca Ruvolo è un buon piano, anche grazie alle proposte di modifica avanzate dalla commissione e accolte dall'assessore regionale. “Un ottimo risultato quello raggiunto in sesta commissione, dove si è lavorato determinazione e, soprattutto, ascoltando le istanze provenienti dai territori”, ha concluso Margherita La Rocca Ruvolo.