In pratica, fino al prossimo 30 giugno, periodo di fecondazione della specie, è vietata la pesca, sia professionale sia sportiva, di tale specie ittica. Il Circomare di Sciacca, agli ordini del comandante Salvatore Calandrino, ha già predisposto specifiche attività di controllo per contrastare eventuali violazioni in un territorio in cui il fenomeno della pesca di ricci nel periodo non consentito rimane ampiamente diffuso. Ogni anno, sono diversi i quantitativi di ricci sequestrati e di sanzioni elevate a carico non solo di chi pesca i ricci nel periodo non consentito. Dal primo maggio al 30 giugno, infatti, è fatto divieto non solo di pescare ma anche di detenere, trasbordare, sbarcare, trasportare e commercializzare il prodotto. Le sanzioni vanno da 2 mila a 12 mila euro, che raddoppiano nel caso di pesca illegale di tonno rosso, anche questa vietata in questo periodo. L'azione dell'Ufficio Circondariale Marittimo di Sciacca prosegue, intanto, anche sul fronte della predisposizione della ordinanza balneare 2017 che disciplinerà le varie attività in vista dell'imminente inizio della stagione estiva.