ammettendo di avere riflettuto circa l'opportunità di candidarsi all'Ars ma di non averlo voluto fare per senso del dovere, per non lasciare il comune senza guida, sebbene per poche settimane. Poi, però, nello stesso post, aveva definito “assurda” la legge che gli avrebbe imposto di dimettersi 180 giorni prima della data delle prossime elezioni regionali, in programma il 5 novembre. Resto al mio posto, questo il pensiero di Di Paola. Post su cui oggi scoppia la polemica. Al nostro Telegiornale Paolo Mandracchia accusa il sindaco di propinare l'ennesima storiella, in quella che il consigliere di Sinistra Italiana definisce la nota parabola della volpe e dell'uva. “Dopo aver rinunciato alla candidatura al Comune per ragioni personali e familiari – osserva Paolo Mandracchia - oggi il sindaco ci dice che avrebbe voluto presentarsi alle Regionali ma di non averlo fatto perché non se l'è sentita di lasciare il Comune senza guida, lamentandosi al tempo stesso per la legge che gli avrebbe imposto di dimettersi 180 giorni prima della data delle elezioni regionali, con troppe incertezze e variabili”. Mandracchia si domanda quale sia la verità, e chiede a Di Paola di smetterla di raccontare storie alla città, rimproverando agli altri le sue mancanze. Per il consigliere il sindaco deve avere il coraggio di ammettere che se avesse avuto la certezza che le sue dimissioni sarebbero state efficaci, se ne sarebbe andato eccome. “Quindi – conclude Mandracchia - è rimasto non certo per senso del dovere, ma perché l'uva era acerba”. Dichiarazioni destinate ad alimentare lo scontro, in una campagna elettorale ancora dai toni bassi. Nel frattempo si è appreso nelle scorse ore che comincia a scricchiolare il cosiddetto “Quinto polo”. L'ex consigliere comunale Santo Bono, infatti, ci ha ripensato, e dopo aver abbandonato la lista Sicilia Futura per confluire nel raggruppamento formato insieme a Michele Ferrara, Ignazio Messina, Salvatore Monteleone e Mario Turturici, ha deciso di tornare col centrosinistra. Sarà candidato nella componente del deputato regionale Salvatore Cascio che, dunque, è riuscito a recuperare questo candidato. Il gruppo Ferrara-Messina-Monteleone-Turturici va avanti, e pare sempre più determinato a proporsi alle elezioni con la candidatura a sindaco di Virginia Sammarco. Un progetto che tende a scompaginare gli schieramenti già in campo, probabilmente anche conl a prospettiva di una unificazione delle candidature già presentate. Insomma: non è detto che al 17 maggio, data ultima per presentarle, le candidature a sindaco saranno 6.