Non è così che si può andare avanti, aggiungono i pentastellati che addebitano le responsabilità di quanto è successo all'amministrazione Valenti. Parlano infatti di lavoro approssimativo svolto dal Comune di Sciacca limitato esclusivamente ad un reperimento della documentazione catastale e della documentazione archivistica, nonché di un repertorio fotografico di alcuni ambienti e degli arredi in esso contenuto. Non è così che andava fatta la verifica di consistenza dei beni e il nostro guppo di lavoro, sostengono i 5 Stelle, lo aveva evidenziato già da tempo. Lavoro che sarà messo a disposizione dell'amministrazione nella speranza, dicono, che da lunedì il sindaco ne faccia buon uso, compilando il cronoprogramma insieme all'assessore Armao e iniziando una nuova fase sulle Terme di sciacca.
Movimento 5 Stelle che non manca, comunque, di sferrare un attacco politico al sindaco sostenendo che se l'amministrazione non è capace di affrontare l'argomento terme con professionalità, allora è il caso di farsi da parte e subito. Sulla vicenda Terme, alla luce dell'ultima diffida regionale relativa alla verifica di consistenza dei beni evidenziando sin da subito che la responsabilità di quanto è successo è del sindaco Francesca Valenti che detiene la delega al termalismo. Evidentemente sostengono i consiglieri di centro destra non si ha la benchè minima idea di cosa sia un verbale di consistenza.
Insomma le Terme di Sciacca non hanno pace e la colpa, per il centrodestra , è esclusivamente del governo cittadino, targato partito democratico.
Tutto ciò aggiungono, seppur finalmente ci sia alla Regione un governo interessato, con l’assessore all’economia Armao in prima linea, a tentare di sbrogliare la matassa. Poi l'ennesimo invito al sindaco Valenti a prendere atto del fallimento e staccare la spina.
Invito, quest'ultimo, che alla maggioranza che sostiene la giunta saccense, appare come una ossessione, dettata dal terrore che per prossimi quattro anni, con i dovuti aggiustamenti e con il cambio di passo, fortemente voluto dal sindaco, possano davvero determinarsi le condizioni per cambiare le sorti della città.
Auspichiamo di essere incalzati e, se necessario, anche contestati, ma nel merito delle questioni, sostengono i consiglieri di maggioranza , non certo con note da cui trasuda rancore personale nei confronti del sindaco di Sciacca, democraticamente eletto dalla città. E invece, concludono, non si fa altro che ripetere ossessivamente "andate a casa".