tra il sindaco Francesca Valenti e l'assessore regionale all'economia Gaetano Armao. Su tutte quella della bocciatura del lavoro svolto dagli uffici comunali per la verifica di consistenza dei beni termali. La diffida regionale è arrivata come un fulmine a ciel sereno, venerdì sera, generando una accesa reazione da parte dell'amministrazione comunale. Sono pronta ad eclatanti iniziative di protesta, ha dichiarato Francesca Valenti al nostro telegiornale se la regione dovesse continuare su questa linea. A sostenerla la maggioranza che già sabato scorso, in una nota stampa, ha parlato di vicenda assurda se si tiene conto che questo lavoro avrebbe dovuto essere svolto dagli uffici regionali che, invece, hanno scaricato oneri e adempimenti sul comune di Sciacca, salvo poi contestarne le modalità. Una cosa è certa, hanno aggiunto i consiglieri di maggioranza:se dietro tutto questo si dovessero rivelare ragioni politiche non lasceremo nulla di intentato e faremo qualsiasi cosa , anche eclatanti manifestazioni di protesta. Di fronte alla situazione che si è venuta a generare, hanno poi concluso gli esponenti della maggioranza, ci saremmo aspettati ben altra reazione dall'opposizione che, invece, ha scelto ancora una volta lo scontro frontale, scaricando le responsabilità sul sindaco Valenti, per fini politici, indebolendo la città nel suo rapporto con la regione e facendo finta di non vedere, concludono, ciò che è chiaro come il sole, ossia che ci sono ambienti nelle stanze della Regione Sicilia che, ieri come oggi, non vogliono la riapertura ed il rilancio delle terme di Sciacca.
Il teatrino della politica locale, che sulle terme si rimbalza da anni la responsabilità, viene stigmatizzato oggi dall'associazione l'AltraSciacca che con un reportage fotografico documenta le condizioni disastrose in cui versa il parco delle Terme.. Dopo l'incendio dei giorni scorsi al Grand Hotel, la questione della sicurezza e della tutela dei beni termali è tornata in primo piano. Le foto non hanno bisogno di alcun commento, l'unica cosa che ci permettiamo di evidenziare, hanno scritto quelli dell'AltraSciacca, è che dovesse verificarsi un altro incendio, doloso o meno, cosa che come si vede è assolutamente plausibile, qualcuno si dovrà prendere le responsabilità per non essere intervenuto per mettere in sicurezza il luoghi.