Sindacati sul piede di guerra dopo le lettere di licenziamento, motivate dalla società che gestisce il servizio idrico in diversi comuni della provincia di Agrigento dagli alti costi di gestione e dalla mancata realizzazione degli interventi di ammodernamento delle reti idriche, nonostante i finanziamenti disponibili. E' Franco Gangemi della Cgil al nostro telegiornale ad evidenziare che si tratta di licenziamenti assurdi. I problemi di Girgenti Acque aggiunge il sindacalista non possono essere pagati dai lavoratori. Sindacati che hanno proclamato lo stato di agitazione e si sono rivolti questa mattina al presidente della Regione. La riduzione del personale, dicono, non farà altro che peggiorare il servizio idrico nei comuni interessati. Licenziamenti che sono arrivati a conclusione dell'ennesimo blitz della Guardia di Finanza nella sede della società, con il sequestro di ulteriori documenti, nell'ambito dell'inchiesta della magistratura di Agrigento, coordinata dal Procuratore aggiunto Salvatore Vella, che ipotizza i reati di associazione a delinquere, corruzione, truffa, riciclaggio e false comunicazioni sociali. Inchiesta che va avanti da mesi e che adesso vede iscritte nel registro degli indagati 81 persone.