due importanti manifestazioni sportive, che si sono svolte sabato sera a Sciacca, sono state fatte coincidere? Se lo chiedono i consiglieri di minoranza Giuseppe Milioti e Calogero Bono che, ancora una volta, parlano di un'amministrazione comunale – si legge nella nota - che continua a campare alla giornata, senza programmazione né ordinaria né straordinaria, segnali che descrivono la totale assenza di una guida sicura della macchina amministrativa. I due consiglieri si soffermano, soprattutto, su due delle problematiche causate dalla coincidenza dei due eventi: la sicurezza dei ciclisti e la viabilità urbana. Per esigenze di spettacolo, infatti, piazza Scandaliato è stata lasciata al buio. Ad essere illuminato soltanto il palco dove ad esibirsi erano gli atleti del Discobolo. Questo, però, avrebbe creato dei disagi ai rider's della Townhill, costretti, una volta giunti in piazza, a sfrecciare al buio.
Per non parlare dei commissari di gara che, in taluni casi, a causa dell'oscurità, non sarebbero riusciti ad avvisare dell'arrivo dei ciclisti in gara. Perché, pur sapendo degli eventi in netto anticipo, hanno fatto in modo che coincidessero nella stessa data? - si chiedono Milioti e Bono. Sarebbe bastato organizzare le due manifestazioni in due serate diverse per eliminare ogni problema – scrivono i due consiglieri di opposizione. Altro fatto che in questa occasione si evidenzia è dato dalla chiusura del traffico veicolare che, a detta dei due consiglieri, doveva essere bloccato in piazza Carmine, per evitare il disagio creato ai diversi automobilisti rimasti bloccati a lungo in via Incisa perché si attendeva il passaggio dei ciclisti in gara.
Anche in questo caso, per Milioti e Bono, nessuna programmazione né del percorso di gara né del relativo piano di viabilità. Tutto questo – scrivono - è figlio dell'inadeguatezza, della superficialità e dello scollamento interno a questa amministrazione: sindaco, assessori e uffici, probabilmente, non comunicano tra di loro e ciò determina queste magre figure e carenze organizzative. Per il futuro – concludono Milioti e Bono – auspichiamo una maggiore capacità organizzativa e coordinamento tra le parti che fino ad oggi non è esistita.