e con una scadenza che ha lasciato allibiti i primi contribuenti che hanno ricevuto le bollette. La prima rata andrebbe pagata entro oggi, ma la maggior parte dei saccensi non ha ancora ricevuto i bollettini di pagamento, ragion per cui appare scontato che il termine non può essere perentorio.
Non è questo, dunque, il problema. Quello destinato a far discutere è l'aumento ulteriore della tassa rifiuti in città rispetto a quanto pagato lo scorso anno. Si parla di un 20% in più perchè pur essendo relativa al 2018, si fa riferimento all'anno precedente nel corso del quale si è registrato un ulteriore aumento dei costi di conferimento, soprattutto dell'indifferenziata, in discarica.
Insomma quanti si aspettavano una riduzione della tassa rifiuti, con il porta a porta esteso a buona parte del territorio e la differenziata che nello scorso mese di luglio è arrivata al 75% saranno quantomeno delusi, per non dire altro. Scontiamo ancora ritardi e inefficienze legate agli impianti, su tutti la discarica di contrada Salinella, e non si capisce quando questo andazzo potrà cambiare. Aumenta la tari, ma diminuiscono sempre più coloro che la pagano. Basti pensare che, secondo i dati ufficiali del Comune, solo il 40% dei contribuenti saccensi è in regola con la tassa rifiuti. E l'aumento è legato anche a questo aspetto . Pagano in pochi e quei pochi che pagano devono anche caricarsi il peso di chi non lo fa.
Sembra assurdo, ma è così che funziona la Tari.
Intanto, la Confcommercio di Agrigento, giusto oggi, ha inviato una lettera a tutti i sindaci della provincia per denunciare come le tariffe a carico dei commercianti siano le più alte d'Italia e come sia ormai divenuto insostenibile il peso della tassa rifiuti soprattutto per alcune categorie.
Confcommercio che chiede agli amministratori comunali agrigentini di non continuare a tartassare la categoria, rivedendo e diminuento le tariffe fino ad oggi applicate.
Vana richiesta. Le bollette tari a Sciacca stanno arrivando e gli importi da pagare sono ancora una volta aumentati.