E invece sotto il vestito non c'è niente. Neanche in questa circostanza. Sì, perché i due bandi di gara per un totale di 103 milioni di euro licenziati dalla Regione Siciliana per la realizzazione di nuovi parcheggi nei comuni siciliani, prevedono che il 90% di questo plafond finanziario vada esclusivamente alle cosiddette città metropolitane di Palermo, Catania e Messina. Conseguenza: resta ben poco, si può dire che rimangano appena le briciole per le municipalità sopra i 30 mila abitanti a condizione che però abbiano approvato il celebre Piano Urbano di Mobilità Sostenibile. È a queste che è riservato il bando. Sciacca, per fortuna, è tra queste municipalità, avendo approvato il suo PUMS giusto un paio di anni fa. Ma la Regione dà il tempo ai comuni che non sono ancora provvisti di questo strumento fino a fine anno per poterli approvare. Nel frattempo la cifra destinata al comune di Sciacca è a dir poco ridicola: appena 331 mila euro. Meglio di niente? Certo che sì, ci mancherebbe altro, ma è pur vero che con una somma del genere non è minimamente immaginabile potere fare qualche cosa.
Eppure oggi il governatore Nello Musumeci nel commentare l'attività svolta dal suo assessore Marco Falcone ha parlato di iniziativa a sostegno degli enti locali in un’opera di riqualificazione del proprio patrimonio infrastrutturale volta a dotare il territorio di parcheggi di interscambio, che nelle altre città d’Italia sono una realtà, da almeno una decina di anni.
Ad essere finanziati saranno sia i lavori di realizzazione dei nuovi parcheggi che le spese di progettazione. I Comuni avranno cinque mesi di tempo per la presentazione delle domande al dipartimento regionale delle Infrastrutture. Bisognerà capire anche quali siano i progetti già esecutivi in possesso del comune di Sciacca. Sicuramente quello di Porta Palermo, mentre per quello sotto piazza Mariano Rossi (area di proprietà della famiglia Borsellino, che da anni continua ad aspettare che il comune decida cosa fare con la sua proposta) e l'altro sotto la piazza Scandaliato (il progetto Palazzotto) sembra debbano fare i conti con direttive specifiche dell'Unione Europea che tendono ad allontanare i parcheggi dai centri storici.
L'assessore alle infrastrutture Marco Falcone parla di un’iniziativa che affonda le proprie radici nel 1989 con la legge Tognoli che prevedeva la realizzazione di grandi parcheggi nelle principali città di tutto il territorio nazionale. Attraverso i parcheggi di interscambio si vuole incentivare la mobilità pubblica riducendo le emissioni inquinanti. I parcheggi di interscambio sono strutture collegate con i mezzi pubblici che permette a pendolari ed altre persone, in arrivo dalle periferie o dai centri limitrofi, di parcheggiare il loro veicolo e di servirsi di mezzi pubblici. La Regione punta l'attenzione anche sulla rimodulazione dei fondi del «Patto per il Sud» per un totale di 45 milioni di euro, da destinare alla viabilità secondaria dell’Isola. Tra questi fondi c'erano anche quelli per demolire e rifare il viadotto Cansalamone di Sciacca. Speriamo che come al solito questa città non debba pagare l'ennesimo pedaggio ad una politica che decide sempre sulla testa di questa città.