È questo, stando ai rumors, lo scenario più accreditato nelle ultime ore rispetto ad una situazione, la cosiddetta “verifica politica”, che sembra avviarsi verso l'atteso epilogo, a conclusione di una prima fase che giungerà al culmine dei primi quindici mesi dall'inizio della sua esperienza al vertice del comune di Sciacca. Il 7 settembre è il primo giorno della discussa anteprima del Carnevale di Sciacca, quella tardo estiva. Non sarebbe una sorpresa dunque se il sindaco rinviasse tutto al lunedì successivo per comunicare gli attesi cambiamenti all'interno dell'amministrazione, attesi da prima che lo stesso primo cittadino rendesse pubblico il proprio malessere rispetto ad una condizione generale nella quale, per dirla con le sue stesse parole, è mancato il gioco di squadra. Quella dell'azzeramento sembra ormai la prospettiva più probabile, come detto, ma le sorprese potrebbero essere dietro l'angolo. E nel caso in cui si rincorresse eventualmente qualche equivoco, il leader di Sciacca Democratica Nuccio Cusumano ha riunito i suoi al convento del Giglio per fare il punto della situazione, ribadendo piena fiducia a Francesca Valenti auspicando il rilancio della attività amministrativa con quelle che vengono definite “adeguate ed efficaci risposte alle grandi e piccole problematiche tanto attese dalla comunità amministrata”. Sciacca Democratica ha dato pieno mandato a Cusumano a portare avanti i necessari incontri con il Sindaco, con l'on Michele Catanzaro per la più sollecita conclusione della verifica politica.
Ma da quello che pare di capire la Valenti non sembrerebbe intenzionata ad apportare modifiche indolori. Come dire che a conclusione della verifica, e dopo i giudizi di malessere sulla qualità del lavoro svolto dalla sua giunta, non appare intenzionata a presentare alla cittadinanza una configurazione politica analoga a quella attuale, né nei nomi, né tanto meno negli assetti partitici. Vuole proporsi con un'idea di svolta, pur sapendo che questo potrebbe costarle sul piano dei rapporti personali oltre che su quelli politici. Potrebbe anche agevolare una sorta di accerchiamento politico, con un tiro al bersaglio proveniente da ogni parte, e questo anche se Catanzaro e Cusumano continuano a dire che intendono continuare a sostenerla qualunque sarà la sua decisione finale. C'è attesa dunque su quello che accadrà nelle prossime ore. Gli assessori naturalmente sono tuttora al lavoro, pur in un clima di incertezza, non conoscendo il proprio approdo finale. La prospettiva della continuità dell'abilitazione politica in seno al comune riguarda al momento esclusivamente Paolo Mandracchia, che nel caso di destituzione dalla giunta tornerebbe a ricoprire il ruolo di consigliere comunale. Non riguarda alcuno degli altri assessori: né Annalisa Alongi, né Gioacchino Settecasi, né Giuseppe Neri, né Filippo Bellanca. Quest'ultimo, che ricordiamo è il vice sindaco, qualche mese fa si è dimesso dal Consiglio comunale, rinunciando ad uno dei due ruoli. Se oggi il suo ruolo in giunta non fosse più considerato utile, o se nell'ipotesi migliore venisse comunque ridimensionato (in questo caso potrebbe essere lui a togliere il disturbo) avrebbe perso anche lo scranno consiliare. Sono ore febbrili, dunque, quelle attuali. Entro giovedì il sindaco dovrebbe avere la nuova squadra pronta da nominare e presentare. Sembra proprio si appresti a nascere quello che, in tempi da prima repubblica, si sarebbe potuto battezzare “Valenti bis”. I tempi sono cambiati, gli appetiti dei politici sono tutto sommato sempre gli stessi.