arrivano le dimissioni di Gioacchino Settecasi, dallo stesso notificate al sindaco e al segretario generale del comune in una lettera in cui, l'ingegnere del Pd, significa che la sua è una scelta che trae spunto dalla necessità di restituire un equilibrio politico all'amministrazione, dopo mesi di verifica in corso.
Potrebbe essere, dunque, questo l'inizio dell'atteso azzeramento dell'amministrazione comunale guidata da Francesca Valenti. A questo punto mancano poche ore all'annuncio della fine della giunta eletta quindici mesi fa. La prospettiva dell'azzeramento sembra confermata, e forse è semplicemente agevolata dal passo indietro compiuto da Gioacchino Settecasi
Girava voce stamattina che nel confermare il proprio orientamento di azzerare, il sindaco avesse chiesto agli assessori se volessero essere loro a dimettersi. È solo un retroscena non confermato, naturalmente. Sta di fatto, però, che al momento a prendere una decisione in tal senso è stato Gioacchino Settecasi, che è apparso l'uomo di fiducia di Francesca Valenti. Da esponente vicinissimo a Michele Catanzaro, già consigliere comunale nelle ultime consiliature, la decisione di Settecasi sembra sostanzialmente aderire al progetto della Valenti, come dire che tutto può sembrare fuorché un gesto polemico.
In ogni caso è chiaro che adesso altri assessori potrebbero fare la stessa cosa. Una svolta nella dinamica politica era attesa da qualche giorno, ma poi si era capito che prima dell'anteprima del Carnevale estivo non sarebbe accaduto nulla. Sono state settimane intense, tutte volte alla soluzione di una crisi politica che è iniziata nei mesi scorsi, dopo che la stessa Valenti aveva dichiarato pubblicamente che era mancato il gioco di squadra. Tra ipotesi di rimpasto e azzeramento, è prevalsa sempre quest'ultima. Settecasi dimettendosi non ha più alcun ruolo pubblico. L'unico degli assessori in carica a poterne mantenere uno è Paolo Mandracchia, che non ha mai lasciato lo scranno consiliare. Lo ha fatto invece Filippo Bellanca, vicesindaco, che ha deciso di fare spazio a Gianluca Guardino sulla base di accori interni alla lista di Sciacca Democratica ai quali, consapevole che qualcosa sarebbe potuta cambiare, ha cercato di resistere, fino a quando non ha potuto fare altro che mantenere gli impegni. Annalisa Alongi e Giuseppe Neri erano dei debuttanti, al pari della stessa sindaca.