alla fine del primo atto di una tragedia annunciata. E' così che l'opposizione di centrodestra commenta quanto è successo negli ultimi giorni, ossia l'azzeramento della giunta. Non era mai successo, scrivono i consiglieri che poi sollecitano un ultimo adempimento, il più importante: la presa d'atto del fallimento da parte del sindaco della città di Sciacca. Usi anche nei suoi confronti la logica applicata per la rimozione di tutti gli assessori. Anche il sindaco, sostengono, detiene deleghe importanti per lo sviluppo della città: Termalismo, Bilancio, Pesca, Sport e Cultura . Come può pensare, di conseguenza, che l’attuale fallimento sia addebitabile ad altri e non anche e soprattutto a se stessa. Per il centrodestra poi, sono contraddittorie le stesse dichiarazioni di Francesca Valenti, sulle motivazioni che hanno portato all'azzeramento. Da un lato non c’è alcun giudizio negativo sull’operato degli assessori e dall’altro lato non li ritiene capaci del raggiungimento degli obiettivi di mandato. Il tutto era però stato preannunciato con una frase chiara del Sindaco che parlava di “terapia d’urto” per risollevare l’azione amministrativa. In realtà, sostengono i consiglieri di centrodestra, quello che viene fuori è che viene fuori è che ogni azione è legata alle logiche politiche. Lo stesso architetto Neri, aggiungono gli esponenti dell'opposizione , nella lettera di dimissioni ha evidenziato come l’azione amministrativa passasse in secondo piano rispetto alle beghe ed alle alchimie contorte di chi ha sostenuto e sosterrà la giunta Valenti. Non mancano ovviamente i riferimenti alla coalizione, a quel centrosinistra, che per l'opposizione, non è stato in grado di scegliere una personalità attiva al suo interno da candidare a sindaco ed ha scelto un soggetto esterno che non conosce e non si è mai occupata a tempo pieno dei problemi della città. L'ennesima dimostrazione di incapacità della politica del centro sinistra e di tutto il progetto politico che avevano presentato alle amministrative del 2017. il risultato, sostiene il centrodestra è una città ferma da quattro mesi, inerme davanti alla bagarre politica legata al rimpasto. Adesso, concludono i consiglieri di centrodestra, attendiamo la nuova squadra, volenterosi di capire secondo quali criteri saranno scelti i nuovi soggetti chiamati ad amministrare la cosa pubblica cittadina.