e li stanno visionando nella speranza di ottenere elementi utili alle indagini. Al momento si stanno vagliando entrambe le ipotesi, quella di natura dolosa o accidentale, per l'incendio che ha interessato la discarica di contrada Saraceno Salinella a Sciacca. Da una prima ricognizione sembrerebbe che le fiamme hanno interessato dapprima l'area esterna per poi raggiungere una delle vasche. Non è da escludere che l'origine possa essere legata ad una fiammella che da un terreno vicino possa avere interessato poi l'impianto, considerato il fatto che la zona attorno alla discarica è infestata da erbacce e terreni incolti. Altro particolare non trascurabile che farebbe propendere per la natura dolosa è che le fiamme hanno interessato diversi punti e stiamo parlando di una discarica di notevoli dimensioni. Oltre ai filmati, i carabinieri hanno sentito i proprietari di alcuni dei terreni confinanti, così come i responsabili della struttura, della Sogeir Impianti.
L'incendio alla discarica di Sciacca ha destato clamore e anche apprensione per il danno ambientale che comunque si è generato e le indagini dei carabinieri, coordinate dalla Procura della Repubblica di Sciacca, sono particolarmente accurate alla luce anche di altri recenti episodi che hanno interessato altri impianti, anche di privati, che operano nel settore dello smaltimento dei rifiuti.
Intanto pare che ci vorrà almeno una settimana per ripristinare la funzionalità della discarica. Così ha dichiarato oggi, in una intervista al quotidiano La Sicilia, l'assessore regionale ai rifiuti Alberto Pierobon che, a sorpresa, ieri ha effettuato un sopralluogo alla discarica di contrada Saraceno Salinella, la discarica realizzata negli anni 90 per la città di Sciacca che poi, con l'avvento degli ato e della Sogeir, è diventata al servizio di 17 comuni.
Una delle discariche pubbliche della Sicilia, sulla quale però negli ultimi anni si è poco investito. Basti pensare che viene utilizzata solamente per il cosiddetto “sovvallo” e che Sciacca e gli altri comuni sono costretti a far ricorso ad altre e ben più lontane discariche private, con un aggravio di costi che i saccensi hanno ben compreso e mal digerito anche con la recente bolletta della Tari, aumentata del 20% rispetto all'anno precedente, quando giù le cifre erano lievitate.
L'assessore regionale ai rifiuti magari, oltre alle visite a sorpresa agli impianti saccensi, potrebbe accelerare le procedure per il progetto di ampliamento e adeguamento della discarica di Sciacca, presentato dalla Srr già da tempo e che consentirebbe di tornare ad utilizzare a pieno regime la struttura di contrada Salinella, abbattendo sensibilmente i costi del servizio a carico esclusivamente dei cittadini.