da quella sera di domenica quando, al termine di una festa paesana, una mano assassina mai scoperta pose fine alla vita di Giovanni Fazio, agente della Polizia Municipale di Palma di Montechiaro. Giovanni morì ucciso da due colpi di pistola. Aveva appena 36 anni. Lasciò la moglie, l'insegnante Antonella Montalbano, e il figlio Michele.
Non passò molto tempo prima che venisse dichiarato vittima del dovere, a dimostrazione che subito lo Stato sancì che Giovanni era un uomo perbene. Il mistero mai risolto di questa sua morte è una ferita ancora aperta su questo territorio e sulla sua famiglia. Il ricordo della sua memoria è l'unica cosa che è rimasta a chi lo ha conosciuto e amato.
“Un uomo, un saccense, un servitore dello Stato, vittima del dovere, il cui ricordo è sempre vivo a Sciacca, la sua città, e a Palma di Montechiaro dove ha prestato servizio”. Così il sindaco Francesca Valenti, a nome di tutta l’Amministrazione comunale, nel ricordare oggi Giovanni Fazio, agente della Polizia Municipale, nel ventunesimo anniversario dell’uccisione.
“La sua memoria vive – aggiunge il sindaco Valenti –, come vive la memoria delle persone esemplari, ligie al dovere, che svolgono il proprio lavoro scrupolosamente e con onestà, a volte come una missione. A questi uomini va tutta la nostra gratitudine e il nostro deferente ricordo”.
Lo scorso anno in occasione del ventesimo anniversario fu promossa dal comune di Sciacca una cerimonia solenne alla presenza dei familiari di Giovanni.