E' la proposta che il consigliere comunale del Movimento 5 Stelle, presidente della commissione Affari generali e personale, porta all'attenzione del sindaco Francesca Valenti.
Tutte le Pubbliche Amministrazioni possono infatti avvalersi del personale della Difesa in ausiliaria, a costo zero. L'istituto dell'ausiliaria è infatti un periodo transitorio durante il quale il militare, in occasione della cessazione del rapporto permanente di impiego e, in alternativa, al congedo in riserva, può essere richiamato dalla Pubblica Amministrazione della sua provincia di residenza per un periodo di cinque anni. Questo senza alcun costo supplementare per la pubblica amministrazione dal momento che il militare in quei 5 anni continua a
essere pagato dalla Difesa. Si tratta di uno strumento che è sempre esistito, ma mai utilizzato, con l'obbligo di pubblicare la lista dei militari in ausiliaria esistente dagli anni ’70, dichiara Curreri, ma mai ottemperato. Oggi, dichiara il consigliere grillino, lo strumeto è a regime ed è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale l’elenco.
Occorrerà evidentemente utilizzarlo. E l'idea di Curreri è quella di farvi ricorso per dare una serie di risposte pratiche e incisive attraverso l'impiego di questi soggetti negli uffici della pubblica amministrazione saccense per implementare l'efficienza della macchina amministrativa. Sono ben note in città le criticità in termini di numeri di personale comunale, che in questo modo, si potrebbero sopperire.
Ogni assessore della giunta potrebbe indicare le professionalità di cui ha bisogno, dal momento che del Ministero della Difesa fanno parte figure qualificate, per la realizzazione dei propri obiettivi: medici, ingegneri, manager delle risorse umane, esperti in pianificazione territoriale, esperti in sicurezza, informatici, biologi capaci di dare una mano nella redazione di un piano prevenzione rischi. Inoltre se qualcuno di questi esperti dovesse rifiutare l’incarico per due volte decadrebbe dallo status di ausiliare perdendo il relativo beneficio economico. Insomma una opportunità prevista a livello nazionale che varrebbe davvero la pena sfruttare, dal momento che non poche sono le esigenze e le difficoltà in città, a partire da quelle figure, non ancora individuate, evidentemente che dovrebbero vigilare al rispetto delle norme in materia di rifiuti.