Così il presidente del Consiglio Comunale di Sciacca Pasquale Montalbano ha replicato alle accuse del centrodestra di una gestione imparziale dei lavori d'aula in riferimento al fatto che era stato proprio lui a chiedere la verifica del numero legale a seguito della fuoriuscita dall'aula dei consiglieri di maggioranza. Di più, il centrodestra lo aveva invitato a dimettersi.
La reazione non si è fatta attendere . Dopo la seduta consiliare di ieri sera, Montalbano ha diramato una nota alla stampa con la quale non solo ha respinto le accuse, ritenendo di esercitare il ruolo di presidente con il massimo dell'imparzialità e delle terzietà e non facendo prevalere assolutamente la sua appartenenza politica, ma ritiene che l'attacco immotivato sia la conseguenza di un clima di nervosismo che ormai serpeggia in Consiglio Comunale e la cui responsabilità ritiene sia di quei consiglieri che hanno come unico obiettivo quello di trasformare l'aula consiliare in un ring.
Difende il proprio operato Pasquale Montalbano, ma non si limita a questo e, anzi, alimenta una ulteriore polemica personale. Nel comunicato stampa, infatti, sostiene di non accettare lezioni da chi, prima di lui, al contrario, ha dimostrato di essere un arbitro incapace di svolgere il ruolo con la stessa imparzialità. Si riferisce evidentemente a Calogero Bono ricordando come l'allora presidente del Consiglio Comunale, durante l'amministrazione Di Paola, in una occasione specifica avesse abbandonato l'aula consiliare assieme alla sua maggioranza che evidentemente lo aveva sollecitato in tal senso. Riflettano quanti oggi mi attaccano, conclude Pasquale Montalbano, se sono nelle condizioni o hanno titolo per farlo.
Insomma, finisce in un botta e risposta tra ex ed attuale presidente di sala Falcone e Borsellino, con Calogero Bono che stamattina ha replicato sostenendo di non capire per quale motivo il presidente Montanbano abbia ritenuto di doverlo chiamare in causa e portare la questione sul livello personale e di raffronto tra le due gestioni del Consiglio Comunale di Sciacca. Io non lo avevo fatto, commenta Calogero Bono, evidenziando come le critiche alla sua gestione della seduta fossero state espresse da altri colleghi e non solo della coalizione di centrodestra.
Stia serano il presidente, aggiunge il consigliere Bono, perchè da parte mia non c'è alcuna intenzione di volere interferire nel ruolo che è chiamato a svolgere e che io ho svolto in passato, ritengo con grande dignità e senso di responsabilità.
Sarà la città a giudicare il suo operato, conclude, e non certo paragonandolo a come avevo esercitato io il ruolo di presidente del consiglio durante l'amministrazione Di Paola.