Niente acqua dagli abbeveratoi presenti nel territorio, a cominciare dal punto di approvvigionamento noto come “Settecannoli” che, giusto da qualche mese era tornato in funzione.
Una vicenda della quale ci siamo ampiamente occupati a fronte delle proteste degli agricoltori che per diversi mesi avevano lamentato tale disservizio, anche se le condizioni dei punti di approvvigionamento idrico determinavano uno spreco non indifferente, con l'acqua che si disperdeva a qualsiasi ora del giorno. Era stato questo, fondamentalmente, uno dei motivi che aveva determinato la chiusura di “Settecannoli”. Nello scorso mese di luglio l'impianto, vicino ai pozzi Carboj, era tornato in funzione, ma adesso il provvedimento sembra definitivo. La decisione i rubinetti di tutti gli abbeveratoi, non solo quello di Settecannoli, è legata esclusivamente a motivazioni economiche. Non si hanno conferme, ma si parla di un costo di 300 mila euro che avrebbe determinato la presa di posizione dei dirigenti i quali hanno evidenziato che il Comune di Sciacca non può continuare a sostenere spese simili.
Dunque, nonostante si tratti di un servizio importante per il mondo agricolo e non solo perchè sono tanti i saccensi che vanno ad approvvigionarsi in prossimità dei pozzi Carboj ma anche a Grattavoli, per non aggravare la situazione economica del comune si è resa necessaria la chiusura di questi impianti. E pensare che il Comune di Sciacca è ricco di risorse idriche tanto da dirottare l'acqua su diversi altri comuni. Tanti anni fa l'acqua degli abbeveratoi non aveva certamente questi costi, con il passaggio alla gestione privata il Comune si è visto addebitare fatture salate da parte del gestore, perchè si sa Girgenti Acque non fa sconti a nessuno, men che meno alla città di Sciacca che sta guidando il processo verso la risoluzione del contratto.