, che dopo un primo rinvio dell'udienza fissata per discutere il ricorso contro la decisione del Tribunale di Sciacca, lo scorso 14 aprile, giorno del Venerdì santo, si erano riservati di far conoscere la propria decisione. Decisione che è arrivata e che va incontro alle speranze dei dipendenti, che da fine anno occupano i locali dell'azienda, che l'Agenzia Nazionale dei Beni Sequestrati e Confiscati alla Criminalità gestiva da quando c'era stato il sequestro agli ex proprietari, i fratelli Cascio. Fallimento in accoglimento di un'istanza presentata dall'ENI Spa, creditrice di appena 30 mila euro su un volume d'affari superiore al milione e duecentomila euro. Adesso, dunque, i dipendenti attendono di poter tornare a lavorare e a guadagnare, giustamente, il loro stipendio. Da mesi attendevano con trepidazione che le cose tornassero a prendere la giusta piega. Hanno ritenuto per settimane che la loro fosse diventata la più tradizionale e amara lotta contro i mulini a vento della burocrazia. Ma c'è un giudice a Berlino, dice Massimo Raso, segretario provinciale della CGIL. Soddisfazione ma anche commozione, per la notizia della revoca del fallimento da parte della Corte d'appello, da parte del sindaco di Montevago Margherita La Rocca Ruvolo.