e l'architetto Rino Segreto, uno dei tecnici incaricati alla progettazione, direzione e coordinamento dei lavori del complesso Fazello che da tempo insiste in ordine alla presunta illegittimità della presenza dei reperti del museo di Muciare (trasferiti dopo l'alluvione) all'interno di un edificio che, a suo dire, ha un'esclusiva destinazione scolastica.
Nei giorni scorsi al nostro Telegiornale lo stesso assessore regionale Sebastiano Tusa ha detto che il museo del Mare al momento da là non si muove. Tanto è bastato all'architetto Segreto per tornare sul tema con una nuova lunga nota con undici destinatari: dal Prefetto Caputo allo stesso Tusa, dalla Soprintendenza al provveditorato agli studi, dal dirigente scolastico del Giovanni XXIII al sindaco. Soprintendenza e comune di Sciacca hanno puntato sull'esposizione di opere d’arte e specifiche pale d’altare che sono di proprietà del Ministero dell’Interno tramite il Fec (Fondo edifici di culto. Sostiene, l'architetto Segreto, che il FEC avrebbe opposto un diniego. Ma Segreto nella sua lettera denuncia la presunta mancanza del certificato di agibilità dell’intero complesso monumentale-scolastico e i lavori in corso per realizzare il primo blocco museale che, secondo quanto denunciato, stanno limitando e bloccando le vie di fuga e di sicurezza dell’intero complesso che, ricordiamo, ospita circa 1000 bambini nella scuola materna ed elementare.
La denuncia grave, contenuta nella lettera firmata da Segreto, è che i lavori edili in corso starebbero pregiudicando le vie di fuga e le uscite di sicurezza. Chiede di sapere dunque a quale titolo sia stata effettuata la consegna nei giorni scorsi alla Soprintendente, da parte del comune, di tutti gli ambienti con ingresso dal corso Vittorio Emanuele, all’interno dei quali sono contenute le vie di fuga e uscite di sicurezza previste nei progetti eseguiti”. Nella nota, l’architetto Segreto sostiene che i lavori “possono essere eseguiti previa variante urbanistica, che non ci sarebbe”. Chiede ancora, Segreto, se siano stati valutati i problemi di commistione tra i lavori in corso e la presenza degli alunni. Non condivide nemmeno, l’architetto Segreto, che sia stato consentito l’uso improprio a visitatori e turisti durante le ore scolastiche, e quindi in assoluta deroga alla sicurezza dei piccoli alunni come previsto dalla vigente legislazione poiché tutti i locali ed annessi, nelle ore scolastiche, devono rimanere chiusi per motivi di sicurezza anche nelle ore di ricreazione.