per gli insegnanti che vorrebbero tornare a casa. Il governo nazionale ha annunciato 52 mila assunzioni di docenti a tempo indeterminato. E scatta la corsa a capirne di più. Capire infatti quanti posti alla fine saranno quelli destinati alla Sicilia pare al momento quasi esercizio di magia. Se la ripartizione degli organici si conoscerà solo la prossima settimana, per i sindacati resta comunque il fatto che non ci sarebbe la copertura finanziaria per tutte le assunzioni annunciate. Dopo mesi di trattative i sindacati hanno chiesto e ottenuto che 15.100 cattedre assegnate ogni anno ai supplenti fossero trasformate in altrettanti posti a tempo indeterminato. A questi si aggiungeranno, secondo quanto comunicato dai ministri alla Pubblica Istruzione Valeria Fedeli e Pier Carlo Padoan, i posti rimasti liberi, circa 21 mila, per pensionamenti, e quelli già vacanti, 16 mila circa, per un totale di 52 mila in totale nuove assunzioni. Numeri che, a fronte dei 9600 inizialmente stimati, hanno acceso le speranze dei sindacati e dei loro iscritti. Sono 5000 infatti gli insegnanti siciliani che lo scorso anno hanno dovuto accettare la cattedra al Centro Nord. Adesso se i numeri del Ministero e le promesse fossero confermate, per alcuni di questi 5 mila si aprirebbe la possibilità di rientrare nella propria regione. Si tratta di tesi accompagnate da molto scetticismo, che per esssere confermate devono prima vedere pubblicate le tabelle degli organici e confermate le affermazioni fin qui fatte dal Ministero dell'Istruzione. Quella alle porte per sindacati e docenti si annuncia essere sicuramente un'estate calda alle prese con una macchina, quella del mondo della scuola, in continua mutazione.