giovani vanno via senza più ritorno”. A dirlo non un pessimista qualunque, ma addirittura il Presidente della Regione, Nello Musumeci che, nel Documento di economia e finanza in corso di valutazione all'ARS, traccia un quadro desolante: “In Sicilia è in corso una strage generazionale. Migliaia di giovani fuggono da una terra senza futuro” - vi è scritto. Uno spaccato sconfortante.
In Sicilia, statistiche alla mano, ogni anno sparisce un paese: 20 mila emigrati ogni 12 mesi. “Diplomati e laureati, il meglio delle nuove generazioni alle quali dovremmo affidare le possibilità di sviluppo, dopo essere stati educati e formati in Sicilia, con grandi sacrifici per le famiglie, affidano le speranze di lavoro all’emigrazione senza ritorno” - mette nero su bianco il governo regionale. Certo, ci sarebbe da chiedersi cosa stia facendo, di concreto, l'attuale governo regionale per invertire questa tendenza, oltre a prenderne atto.
La Sicilia, infatti, domina le poco invidiabili classifiche negative italiane ed europee. Nel 2017, per esempio, la Regione è stata la peggiore in Europa per persone a rischio povertà o esclusione sociale. Il trend è presente, purtroppo, anche in provincia di Agrigento dove vi sono Comuni che letteralmente si stanno svuotando. I dati del rapporto “Italiani nel mondo” della Fondazione “Migrantes”, organismo della Cei, parlano chiaro: nel 2018 sono 154 mila gli agrigentini iscritti all’Aire, mentre nel 2012 erano 144 mila, 10 mila in meno. Senza lavoro e senza prospettive, i giovani vanno via e la provincia di Agrigento è al primo posto tra quelle siciliane per numero di emigrati all'estero, soprattutto America, Brasile o stati europei. I paesi agrigentini più colpiti dal fenomeno, dati alla mano, risultano essere: Ravanusa, Palma di Montechiaro, Licata, Raffadali, Favara e Ribera, seguite da Menfi e Porto Empedocle, poco dietro Sant’Angelo Muxaro e Santa Elisabetta. Ribera ha quasi 6 mila iscritti all’Aire su 18 mila residenti, pari al 30,8% , Menfi ha 3.179 iscritti all’Aire su 12 mila residenti, pari al 25,5%. Ravanusa ha 6.600 residenti all'estero, Palma di Montechiaro addirittura 11.300, Licata 16500, Raffadali 4.200, Favara 10.400, Porto Empedocle 3.600. A Sant'Angelo Muxaro e Santa Elisabetta, invece, i residenti all'estero sono in numero maggiore rispetto agli attuali residenti in paese con numeri impressionanti.
Una vera e propria emorragia di intelligenze e di futuro. Non sono soltanto i giovani a fare le valigie, ma anche i cosiddetti “migranti maturi disoccupati”, ossia persone ancora lontane dalla pensione, che hanno bisogno di lavorare per arrivarci e che hanno necessità di mantenere la propria famiglia. Insomma, se ne è accorto anche Musumeci. E' già qualcosa.