C'è la volontà dell'Ati, Assemblea Territoriale Idrica, di arrivare ad una riduzione dell'attuale costo dell'acqua. Il presidente dell'organismo Enzo Lotà lo aveva annunciato al nostro telegiornale, lo ha ribadito ad associazioni e comitati per l'acqua pubblica che hanno partecipato ieri all'assemblea dei sindaci. La riduzione attualmente prospettata è del 2,4%. Si dirà: meglio di niente, ma il problema è che tale ribasso rischia di essere vanificato dal previsto aumento delle tariffe idriche da parte dell' Autorità per l'energia elettrica, gas e sistema idrico, competente in materia, a maggior ragione dopo il pronunciamento della Corte Costituzionale che ha vanificato la legge approvata nell'agosto del 2015 dall'Ars. Ebbene, sulla base dei dati comunicati dal gestore, ossia Girgenti Acque, è previsto un aumento delle tariffe idriche in provincia del 2,3% che, in pratica, annullerebbe il beneficio della riduzione che intende operare l'ATI. Sulla questione Intercopa ritiene che si possa e si debba fare di più in direzione di una riduzione del costo dell'acqua, partendo da una analisi più approfondita delle tariffe che a suo tempo furono stabilite e dei costi di gestione del servizio idrico integrato. E' positivo l'approccio che i sindaci stanno avendo, rispetto all'Ato idrico, dichiara oggi il coordinatore di Intercopa Franco Zammuto, ma ritieniamo si debba fare di più per allegerire le bollette salate che gli utenti dei 23 comuni gestiti da Girgenti Acque sono costretti a pagare da anni. Apprezzata anche l'apertura manifestata dall'ATI nei confronti di associazioni e comitati che ieri sono stati coinvolti e sollecitati a dare il proprio contributo anche per il nuovo regolamento d'utenza e la nuova carta dei servizi che si stanno definendo.