che ha investito tutta la vallata del fiume Sosio-Verdura, la situazione della viabilità interna e rurale e la richiesta dello stato di calamità naturale. Di questo si è discusso ieri a Villafranca Sicula nell'ambito di un vertice tra gli amministratori dei Comuni che insistono in questa parte di territorio. Il fiume Verdura, senza argini e senza letto, straripando, ha distrutto ogni cosa. Le arterie di collegamento tra i vari comuni montani e quelle che portano ai fondi agricoli sono devastate ed è complicato per i tecnici persino recarsi sui posti per effettuare gli opportuni sopralluoghi e verifiche. Pur con le sue criticità, ad oggi, l'unica strada che collega la zona montana con la zona è l'arteria Cianciana-Ribera. Chiusa la provinciale Bivona - bivio Tamburello, nei pressi di Calamonaci, la San Biagio Platani – Alessandria della Rocca; la Cattolica Eraclea – Raffadali; la Sant’Anna – Villafranca Sicula e la strada per Porto Palo.
“La viabilità rurale nei comuni montani non esiste più. E' complicato per i tecnici persino giungere a fare i sopralluoghi di verifica”. Lo ha affermato ai nostri microfoni il sindaco di Villafranca Sicula, Mimmo Balsamo, all'indomani del vertice intercomunale in cui si è stabilito di chiedere, unitamente, sia lo stato di calamità naturale alla Regione sia interventi sugli argini del fiume Verdura che, quando straripa, devasta le aziende agricole del territorio. Ancora chiuse diverse strade provinciali.