E' quanto accertato dalla Guardia di Finanza a conclusione di un'altra operazione di contrasto al lavoro nero e irregolare nei comuni di Castelvetrano e Campobello di Mazara. Le fiamme gialle nel corso delle ultime settimane hanno incentrato la propria attenzione su aziende che lavorano nel comparto dell'agricoltura e dell'edilizia.
In particolare, a Campobello di Mazara, la locale Tenenza ha svolto controlli presso quattro aziende agricole verificando la posizione di 17 lavoratori in totale. In tre delle quattro aziende ispezionate sono state rilevate irregolarità, riscontrando in totale l’impiego di sei lavoratori completamente “in nero”, di cui tre italiani, due rumeni e un extracomunitario.
A Castelvetrano la locale Tenenza della Guardia di Finanza ha invece scoperto un capannone gestito da un’importante società attiva nel settore della lavorazione delle olive “da mensa” all’interno del quale lavoravano “a turni” 18 lavoratori, tutti di nazionalità italiana, 16 dei quali privi di regolare contratto. Non solo il comparto agricolo. Nel settore dell'edilizia sono stati effettuati controlli in cinque cantieri, uno dei quali nel comune di Partanna e sono stati scoperti 5 lavoratori in nero, uno per ogni cantiere. Un fenomeno che la Guardia di Finanza sta attenzionando con particolare attenzione nell'area belicina nell'ottica di una sistematica repressione del lavoro sommerso in ogni settore economico, con il duplice scopo di tutelare i molti onesti imprenditori che operano nella legalità e contrastare invece, con decisione, coloro che traggono indebiti vantaggi finanziari e competitivi dallo sfruttamento della manodopera irregolare.