E' il sindaco di Sciacca Francesca Valenti a confermare quanto anticipato ieri al nostro telegiornale dal consigliere Gaetano Cognata. Il famoso progetto da 12 milioni di euro per la messa in sicurezza definitiva del Cansalamone c'è, ma di fatto non potrebbe essere utilizzato proprio perchè non risulta una acquisizione legittima al comune di Sciacca. Una vecchia storia legata all'incarico di progettazione e c'è effettivamente un problema, nonostante i fondi disponibili e la volontà del Presidente della Regione Nello Musumeci di investire ulteriori risorse pur di arrivare, ha detto, ad una soluzione definitiva del problema Cansalamone a Sciacca.
Sembrava tutto pianificato e, invece, occorrerà superare questo non preventivato ostacolo tecnico-amministrativo se realmente si vorrà puntare su questo progetto.
La riunione a Palermo, promossa per martedì dal governatore Musumeci nel corso della sua visita a Sciacca di giovedì scorso, è stata intanto spostata a mercoledì mattina. Il Presidente ha avvertito il sindaco Valenti e chiesto che all'incontro partecipino anche i funzionari dell'ufficio tecnico comunale. Sarà l'occasione per fare chiarezza su come e quando intervenire per la messa in sicurezza del torrente Cansalamone, ma anche per affrontare le altre problematiche che riguardano il territorio e i danni provocati dal maltempo. Pare infatti che il dipartimento regionale della Protezione Civile consideri prioritario anche l'intervento in via Giovanni XXIII e che abbia previsto la possibilità di intervenire in maniera risolutiva sulla problematica frana. La situazione, infatti, è ben più complessa di quanto si possa pensare e, al di là dell'intervento immediato di ripristino delle condizioni di sicurezza che consentano la riapertura al traffico dell'arteria, che l'amministrazione comunale di Sciacca e l'Ati hanno già chiesto a Girgenti Acque, si rende necessario un progetto che risolva definitivamente il problema a monte, legato ad una commistione delle reti. Girgenti Acque dovrebbe, in pratica, effettuare un intervento tampone per consentire il più rapidamente possibile di ripristinare la viabilità in via Giovanni XXIII, ma dal dipartimento della Protezione Civile Regionale potrebbero arrivare buone notizie e soprattutto i fondi necessari ad intervenire in maniera risolutiva. Insomma sarà un vertice importantissimo quello in programma mercoledì alla Presidenza della Regione e non solo per gli auspicati finanziamenti necessari agli interventi. C'è innanzitutto da fare chiarezza sui progetti da portare avanti per la messa in sicurezza delle zone più vulnerabili del territorio saccense.