E' quanto ha annunciato il ministro della salute Beatrice Lorenzin giorni fa in visita a Messina. "Uno dei problemi della Sicilia è quello dell'obbligatorietà dei vaccini – ha spiegato la Lorenzin - perchè è andata sotto i parametri che aveva raggiunto per i livelli essenziali di assistenza andando sotto 160 punti proprio per le vaccinazioni obbligatorie. Questa situazione – ha continuato il ministro - è un'emergenza che mette a rischio la salute di un' intera collettività oltre che dei bambini siciliani”. L'obiettivo è, quindi, quello di ampliare le vaccinazioni obbligatorie. A farlo sarà il ministero della salute dopo aver sentito il consiglio superiore di sanità e l'Istituto superiore della sanità perché “queste sono scelte - osserva Lorenzin - che non vengono fatte in ambito politico, ma scientifico su indicazione degli esperti che sono quelli che ci devono dire quando la salute pubblica viene messa a rischio. Il modello pensato è flessibile con una lista che viene aggiornata ogni due anni anche per poter valutare il cambio dell'epidemiologia e l'insorgenza di nuove epidemie”. Tra le malattie per cui incrementare le vaccinazioni sicuramente tra le prime compare il morbillo, la cui diffusione, nel 2017, ha raggiunto il picco massimo rispetto agli ultimi anni. Da gennaio fino al 7 maggio scorso, sono stati 2224 i casi di morbillo segnalati, molti in più rispetto negli ultimi anni. Nel 2015, infatti, furono soltanto 258 e nel 2016, 857. Quest'anno, quindi, boom di diffusione, ma secondo gli esperti in realtà è tutto regolare, poiché il morbillo è una malattia estremamente contagiosa che va ad ondate. È normale, quindi, che in alcuni anni si registrino dei picchi. L'epidemia in Italia ha colpito, in particolare, 7 Regioni tra cui la Sicilia. E lo stivale è persino la seconda nazione, in Europa, dopo la Romania, a registrare un così alto tasso di diffusione, soprattutto tra gli adulti. Quest'anno il 73% dei casi si è, infatti, avuto in persone dai 15 anni in su e il 17% sopra i 39 anni, tra cui diversi operatori sanitari, talvolta con conseguenti complicanze e la necessità di rivolgersi al pronto soccorso. L'89 % dei colpiti non era stato vaccinato, mentre il 7% aveva ricevuto solo una dose di vaccino. Ragion per cui, la vaccinazione continua ad essere sempre più consigliata.