alla richiesta dei docenti del primo circolo didattico Giovanni XXIII, i quali ieri hanno lamentato l'utilizzo di parte dei locali del complesso monumentale Fazello per un'attività museale che a loro dire sarebbe inappropriata perché inserita all'interno di locali scolastici, rilevando anche presunti rischi per la stessa sicurezza degli alunni.
Nota però definita “inusuale” dal presidente dell'associazione Gaspare Falautano che in una nota oggi precisa che “nessun privilegio è stato concesso dall'amministrazione comunale all'associazione”. Chiarendo, al tempo stesso, che va sostanzialmente approfondito il concetto di “privilegio” eccepito dal collegio dei docenti, visto e considerato che è stata l'associazione a fornire, senza alcun aggravio per l'amministrazione comunale, il sistema computerizzato e l'occorrente per rispettare tutte le prescrizioni imposte dalla Soprintendenza in materia di sistema di tutela e sorveglianza (telecamere e mega totem di controllo, porta blindata, meccanismo sonoro di allarme e rivisitazione dell'intero apparato elettrico.
In merito alla destinazione d'uso delle aree oggi utilizzate per spazi museali, vicenda lo ricordiamo iniziata due anni fa a seguito dell'alluvione che da allora rende inutilizzabile la ex colonia Marina di contrada Muciare, Falautano fa notare che la presenza del museo del mare all'interno del complesso monumentale Tommaso Fazello è assolutamente legittima sul piano giuridico e amministrativo, come gli stessi docenti che hanno sottoscritto la nota di ieri dovrebbero sapere.
La nota di Falautano è molto sintetica, ma altri componenti dell'associazione amici del Museo del Mare, è il caso di Giovanni Tagliavia, sulla sua pagina Facebook fanno notare che i locali utilizzati per l'esposizione dei reperti, come il rostro e i cannoni, sarebbero quelli che, in precedenza, venivano usati per deposito di materiali ed utensili. Nel frattempo, in questa polemica, si inserisce anche l'ipotesi che finalmente il Melqart, la statua fenicia rinvenuta a Sciacca ed esposta al Museo archeologico Salinas di Palermo, possa trovare ospitalità proprio all'interno del Museo del Mare. A tal proposito risulta che l'assessore regionale ai Beni Culturali Sebastiano Tusa ha preso un impegno in questo senso, sulla base del fatto che il Salinas dovrà osservare una lunga chiusura per esigenze di ristrutturazione.