Ancora una volta è emersa la questione del numero legale, con la maggioranza che al primo appello ha registrato le assenze di alcuni consiglieri, seppure legate a impegni di lavoro. Al secondo appello erano in dodici, unica assente Cinzia Deliberto la cui posizione critica all'interno della coalizione è nota ormai da tempo, ma nell'aula Falcone- Borsellino, a quel punto, ad animare la polemica politica è stato il consigliere Alessandro Curreri. Il capogruppo del Movimenti 5 Stelle non ha condiviso la linea della minoranza di abbandonare l'aula al primo appello, attirando su di sé non poche critiche e anche l'accusa di voler fare da stampella alla maggioranza e all'amministrazione Valenti.
Accusa che Curreri ha respinto rivendicando il diritto di pensare e agire autonomamente, soprattutto quando non si condividono alcune iniziative, come quella di abbandonare l'aula per fare emergere l'incapacità della maggioranza di assicurare il numero legale.
Tutto chiaro? Non proprio perchè il consigliere Curreri, in realtà, ha poi lasciato l'aula consiliare assieme a tutti gli altri esponenti dell'opposizione facendo slittare i lavori a questa sera.
Il caso Curreri all'interno del Movimento 5 Stelle però c'è, è ormai evidente anche in relazione a precedenti dichiarazioni e prese di posizione, ma soprattutto alla luce di quanto avvenuto ieri sera. E la conferma di tutto ciò arriva al nostro telegiornale dal parlamentare Matteo Mangiacavallo.
“Curreri deve fare chiarezza, le decisioni vengono assunte dal gruppo e non sono ammesse posizioni individuali” ha dichiarato il deputato saccense.