secondo l'inchiesta portata avanti dal Nucleo Operativo Ecologico di Palermo in collaborazione con i colleghi del Comando Provinciale di Agrigento.
Truffa aggravata e continuata il reato ipotizzato nei confronti della società che gestisce il servizio idrico integrato in 23 comuni della provincia, con l'avviso di conclusione delle indagini preliminari che la Procura della Repubblica di Agrigento ha notificato a quattro indagati. La vicenda, questa volta, è relativa ad un aspetto particolarmente discusso in questi anni, ossia la questione delle tariffe idriche e, dunque, del costo dell'acqua per l'utenza.
Secondo quanto emerge dall'attività investigativa, la società Girgenti Acque, quale gestore del servizio idrico integrato, avrebbe indebitamente percepito i contributi previsti dalla legge regionale n 9 del 2004, finalizzati a consentire l'equilibrio economico-gestionale del Piano d'Ambito. Non solo. Avrebbe applicato un indice di inflazione diverso da quello previsto, per la quota parte di incremento della tariffa, con un aggravio dei costi dell'acqua a carico dell'utenza agrigentina.
L'ennesima inchiesta sul gestore privato del servizio idrico che si aggiunge a quelle precedenti riguardanti la gestione dei depuratori, i contatori idrici, ma anche la questione delle assunzioni del personale.
E immediata è stata la reazione del Comitato Intercopa che giusto sulle tariffe ha incentrato parte della propria battaglia. E' una magra consolazione poter ribadire oggi, dichiara Franco Zammuto, quello che da tempo sosteniamo, ossia che potevano esserci ragioni per contestare le tariffe idriche. Dall'indagine della Procura di Agrigento, aggiunge, emergerebbe una indebita appropriazione per 20 milioni di euro, in parte sostenute da tutti i siciliani, attraverso i contributi della legge regionale del 2004, e per il resto dagli utenti dei 23 comuni della provincia le cui risorse idriche sono gestite da Girgenti Acque. Alla luce di quanto emerge da questa inchiesta, conclude Intercopa nella nota diffusa alla stampa, esiste una ragione ancora più grave delle prevedenti per seguire la via del recesso della convenzione a suo tempo stipulata. Insomma si chiede all'Assemblea Territoriale Idrica di chiudere il capitolo Girgenti Acque tutelando in tal modo gli interessi dei cittadini.