e un calo della massa salariale di oltre 30 milioni di euro.
Sono questi i dati drammatici che riguardano la crisi dell'edilizia in provincia di Agrigento nel corso degli ultimi 10 anni.
I dati sono stati diffusi dalla Fillea Cgil e dal suo segretario Vito Baglio.
Un quadro sconfortante che conferma un trend negativo sotto gli occhi di tutti.
Dal 2008 al 2018, infatti, stando alle stime ufficiali, si sono persi il 65% dei lavoratori, il 74% delle ore lavorate e il 55% delle ditte attive.
Un calo che, ovviamente, non poteva che ripercuotersi anche sulla massa salari, passata dagli oltre 40 milioni di euro del 2008 agli appena 13 milioni del 2018, con una perdita di 3 milioni solo tra il 2016 e lo scorso anno.
Un settore, quello edile, che alimenta la disoccupazione generale in provincia di Agrigento dove, di anno in anno, aumenta sempre di più l'emigrazione verso il nord Italia o verso l'estero.
"Non è possibile che in una provincia in cui le infrastrutture sono carenti o in cattive condizioni il settore dell'edilizia sia in condizioni tanto gravi”.