All'interno dell'abitazione del medico saccense in pensione, già denunciato per illecito impossessamento di beni appartenenti allo Stato e ricettazione, la Guardia di Finanza ha rinvenuto ulteriori 122 maioliche decorative della tomba gentilizia della famiglia “Virgadamo” di Burgio che, assieme a quelle già sequestrate tre settimane fa, consentono la ricostruzione dell'intera facciata.
Reperti di notevole pregio, le ceramiche settecentesche fungevano all'origine da mosaico ornamentale della tomba gentilizia che, espressione unica dell'artigianato locale, era stata tutelata con decreto della Sovrintendenza ai Beni Culturali di Agrigento poiche' ritenuta di interesse storico-artistico ed etno-antropologico.
Era state asportate nel corso di un furto avvenuto nei primi anni 2000.
Con il rinvenimento delle 122 mattonelle si chiude, dunque, il cerchio e la minuziosa attività investigativa delle Fiamme Gialle di Sciacca, agli ordini del capitano Luigi Carluccio, coordinata dal Procuratore Roberta Buzzolani e dal sostituto Christian Del Turco e finalizzata alla tutela del patrimonio artistico e culturale.
All'interno dell'abitazione del pensionato saccense erano già stati rinvenuti e sequestrati numerosi e rari reperti archeologici: due anfore del primo e del terzo secolo dopo Cristo, un vaso corinzio del quinto secolo avanti Cristo, una coppa risalente all'età del bronzo, un'altra per ostie consacrate, una pateretta del quarto secolo avanti Cristo, due alabastron del quinto secolo avanti Cristo, oltre ad alcune delle maioliche che componevano la facciata della tomba gentilizia dei Virgadamo di Burgio. Le ulteriori ricerche hanno permesso di rinvenire il resto delle preziose ceramiche che il professionista saccense custodiva in casa ed esibiva ad amici e parenti.