Avevano protestato davanti la sede del governo regionale chiedendo un incontro al presidente della Regione,ma senza alcun risultato. Già allora avevano annunciato ricorso per chiedere l'annullamento del decreto che ha modificato criteri e modalità di assistenza. Adesso 250 disabili dell'isola hanno formalizzato l'iniziativa , incaricando gli avvocati Vella e Rampello del foro di Agrigento per chiedere l’annullamento del D.P. n. 589/2018.
Un decreto che, per le associazioni, comporta solo un danno alla persona con disabilità poiche' prevede una diminuzione dell'assegno di cura, l'applicazione del'isee solo per le persone disabili adulte, il riconoscimento dell'assegno di cura solo alle personale disabile gravissime con età inferiore ai 66 anni e la previsione di servizi territoriali solo per le persone disabili gravi.
La Federazione che li rappresenta ha chiesto, invece, il mantenimento dei criteri e delle modalità di attuazione del precedente decreto che prevedeva un assegno di cura di 1500 euro per tutti i soggetti disabili gravissimi senza distinzione di reddito e di età, il diritto alla libera scelta tra la forma diretta o indiretta di assistenza e trasferimenti monetari diretti a ciascun avente diritto all'assegno.
Il governo Musumeci, sostiene la Federazione Movimento Noi Liberi Regionali, non riesce ad accettare che le persone disabili possano vivere una vita normale, scegliendo dove andare e da chi farsi assistere.