ma anche alla data inizialmente prevista dal governo regionale. Dovevano iniziare il 6 gennaio, giorno dell'Epifania, ma a fine novembre è arrivata la decisione di anticipare l'inizio degli sconti al 2 gennaio. L'assessore regionale alle attività produttive Turano aveva consultato le associazioni dei commercianti e quelle dei consumatori e, ottenuto il parere favorevole, aveva deciso di far partire in anticipo la data dei saldi invernali.
Decisione che era arrivata a ridosso delle pubblicazione
sui dati della povertà assoluta e relativa in Sicilia in netta crescita, purtroppo. Con le famiglie sempre più in difficoltà anticipare i saldi non basta,ma aiuta. Questa la considerazione dell'esponente del governo regionale.
Le date previste per la stagione delle vendite scontate in Sicilia andavano dal 6 gennaio 2019 al 15 marzo 2019. Eppure, nonostante l'anticipo di quattro giorni, le previsioni non sono buone. Si stima una flessione del 7 % rispetto allo scorso anno, con una spesa media per famiglia di 157 euro.
Ad incidere sul dato non è solo una questione economica. In passato le famiglie attendevano la stagione dei saldi per effettuare gran parte dei loro acquisti, ma da alcuni anni ci sono altre opportunità di risparmio. Su tutte il black friday che già a novembre consente di effettuare le prime spese, ma soprattutto c'è da tener conto del fenomeno dell'acquisto on line che ormai ha contagiato non solo i giovani, ma anche le famiglie.
Un fenomeno che sta dando il colpo di grazia ai commercianti e che anche nella città di Sciacca, come ha denunciato recentemente Giuseppe Caruana della Confcommercio, ha contribuito alla chiusura di diverse attività. Si acquista on line, durante le vendite promozionali, il black friday e così si arriva al tradizionale periodo dei saldi con minor voglia di far compere e minori disponibilità economiche.
Non per tutti chiaramente. Fortunatamente c'è chi non sa proprio resistere e si lascia tentare dalle scritte che già da oggi propongono sconti del 20-30 e anche 50%. per il 70% occorrerà pazientare ancora.