Nel farlo mette in evidenza la determina del presidente nazioanle dell'Istituto, il professor Tito Boeri, con la quale il massimo vertice della Previdenza Sociale avrebbe disposto un piano di dismissione di taluni uffici sanitari presso le sedi INPS distaccate sul territorio nazionale, argomentando come tale decisione, seppur in contrasto con la evidente insostituibilità di tali presidi, appaia necessaria in ragione della carenza di medici disponibili.
Fra gli uffici di cui si prevede la dismissione, Catanzaro evidenzia che ci sarebbero anche quelli sanitari dell'INPS di Sciacca.
“Ciò – dice Catanzaro - rappresenterebbe un ulteriore ed insopportabile vulnus alla qualità dei servizi offerti dallo Stato ad un territorio vastissimo”. Fa notare, il parlamentare regionale, l'enorme mole di popolazione che si serve quotidianamente degli uffici dell'Inps di Sciacca.
Un eventuale chiusura di tali uffici sanitari, dove peraltro i dirigenti medici non mancano, determinerebbe ulteriori pregiudizi ad un territorio già abbondantemente vessato da altri tagli.
Il deputato del PD invita la direzione regionale a tenere conto della particolare contiguità infrastrutturale del nostro territorio, particolarmente gravata da una rete stradale e di collegamento con il resto della Sicilia particolarmente precaria.
Catanzaro dunque preannuncia che si opporrà con ogni mezzo a questa decisione, da lui giudicata oltremodo penalizzante per un intero territorio, e che condurrà questa battaglia insieme al segretario regionale del Pd Davide Faraone e con l'intera rappresentanza parlamentare nazionale ed insieme interesseremo tutte le competenti autorità, a Roma come a Palermo, non lasciando nulla di intentato.
Il parlamentare auspica un incontro, con una delegazione di amministratori del territorio, al fine di portare all'attenzione dell'INPS regionale la voce di protesta unanime di una comunità, che non vuole più subire, come in passato, ulteriori ridimensionamenti.