imposta che sarebbe già stata prescritta perché sta giungendo nelle case delle famiglie in questi giorni, ossia oltre i 5 anni stabiliti dalla prescrizione, teoricamente scaduti lo scorso 31 dicembre.
Diversi studi legali e di commercialisti sono stati contattati allo scopo di rappresentare utenti pronti a promuovere ricorsi contro tempi di notifica che vengono considerati illegittimi. “Ma prima dell'ipotesi di un ricorso al momento riteniamo che il comune debba annullare le bollette in autotutela”. A parlare così al nostro Telegiornale è l'avvocato Antonello Palagonia, a giudizio del quale non di prescrizione bisogna parlare bensì di decadenza. “Il diritto del comune di potere richiedere queste somme – aggiunge il legale – è venuto meno perché non è accettabile che la data di spedizione dall'ufficio postale sia, ad esempio, quella del 2 gennaio 2019”.
Revoca in autotutela che peraltro dovrebbe giungere in tempi relativamente brevi, perché il tempo per presentare ricorso alla commissione tributaria è di appena sessanta giorni.
Insomma: per l'avvocato Palagonia (e non solo per lui) le bollette Imu del 2013 sono da considerarsi illegittime. Un tema su cui gli stessi consiglieri comunali di opposizione Calogero Bono e Giuseppe Milioti (che per la loro professione rispettivamente di dottore commercialista e di consulente del lavoro possiedono anche una specifica competenza) hanno chiesto nei giorni scorsi la convocazione urgente della commissione consiliare bilancio e finanze di cui fanno parte. “Vogliamo vedere tutti gli atti”, hanno fatto sapere, osservando anche che queste cartelle esattoriali “potrebbero essere oggetto di contenziosi infiniti in virtù di norme e sentenze su prescrizione e decadenza molto farraginose e confuse”.
Una vicenda sulla quale però l'amministrazione non solo non intende revocare alcunché in autotutela, ma che appare decisamente sicura delle sue ragioni. Pare che il sindaco, d'intesa col direttore dell'ufficio ragioneria e finanze Filippo Carlino, stia preparando una relazione dettagliata che dimostrerebbe la assoluta validità delle bollette Imu del 2013. Relazione che potrebbe essere oggetto di specifiche comunicazioni in apertura della prossima seduta utile del consiglio comunale. Cartelle esattoriali che sarebbero legittime perché ad avere specifica validità ai fini della prescrizione è il giorno in cui il comune le ha consegnate all'ente impositore. Cosa avvenuta subito dopo Natale, dunque entro il 31 dicembre, evidentemente dentro i cinque anni e, quindi, prima della cessazione del periodo di decadenza. Insomma: ad essere dirimente sarebbe la data in cui l'ufficio finanze e tributi ha licenziato le bollette consegnandole alla Posta. La fase successiva di notifica rientra in una fase che non è più di competenza dell'ente impositore, cosa si cui l'amministrazione si fa forte anche attraverso una specifica sentenza della corte costituzionale.
Di certo c'è che la questione merita ogni opportuno approfondimento nell'interesse reciproco, sia quello dei cittadini, sia quello del comune.