I lavori di messa in sicurezza del campanile e della navata sono stati, finalmente, avviati e dovrebbero concludersi in tempo per giorno 1.
A causa della precarietà della facciata esterna, la processione era, infatti, a rischio. L’area antistante la chiesa di Sant’Agostino è ormai transennata da mesi ed i lavori sono partiti in ritardo per una diatriba tra curia ed amministrazione riguardo la proprietà del bene che, alla fine, è stata accreditata all’arcidiocesi di Agrigento.
Della questione si erano occupati, anche, i consiglieri Calogero Bono e Giuseppe Milioti che, attraverso una lettera aperta, avevano spinto l’ amministrazione a chiarire la faccenda della proprietà e, di conseguenza, ad avviare i lavori.
Accertata l’esatta proprietà dell’immobile, gli operai della ditta incaricata si sono messi all’opera. Si tratta di interventi di impermeabilizzazione del tetto, sistemazione di una parte interna della chiesa e rifacimento dell’intonaco esterno.
L’ assessore comunale ai Lavori Pubblici Calogero Segreto, da noi contattato, ha assicurato che i lavori saranno ultimati entro la fine di gennaio. Non sono degli interventi complicati – ha spiegato l’assessore – per cui occorreranno pochi giorni per il loro completamento, anche in condizioni meteo avverse.
L’arciprete Don Carmelo Lo Bue pare avesse già pronto il piano B di far partire la processione del voto dalla chiesa delle Giummare, soluzione alternativa che, quindi, dovrebbe essere scongiurata. L’ultracentenaria processione del Voto, che rinnova la devozione della città alla patrona Maria Santissima del Soccorso, se non ci saranno ulteriori impedimenti, si svolgerà come sempre, a mezzogiorno dalla chiesa di Sant’Agostino per concludersi alla chiesa Madre.