Lo sostengono oggi Antonio Cutugno e Giovanni Farruggia, responsabili provinciali del settore Sanità Funzione Pubblica di CGIL e CISL. Evidenziano che dal prossimo 1 Luglio, in assenza di una proroga aziendale, centinaia di lavoratori potrebbero vedersi bocciato il rinnovo del proprio contratto a tempo determinato. Della questione il nostro Telegiornale si è occupato nei giorni scorsi, riferendo le preoccupazioni di circa 500 precari i quali temono che il direttore generale dell'Asp di Agrigento Salvatore Lucio Ficarra possa bloccare loro le proroghe, con particolare riferimento a tutte quelle figure professionali che, in buona sostanza, garantiscono al momento il funzionamento degli ospedali. A generare quest'ansia sono una raffica di diffide della Corte dei Conti che ha rilevato un eccessivo ricorso da parte delle Asp siciliane ai contratti a tempo determinato. Una situazione che, in provincia di Agrigento, è però collegata con la mancata pubblicazione dei concorsi quando questo sarebbe stato possibile, questione più di una volta denunciata dallo stesso manager Ficarra. Questione, quella dei concorsi, che lo stesso famigerato decreto Balduzzi ha impedito fino ad oggi, per non parlare della normativa comunitaria sull'orario di lavoro, che stabilisce turni di riposo minimi per ciascun lavoratore che, per ragioni di forza maggiore, non è stato possibile in molti casi garantire. Al contrario, essendo risibile la forza lavoro disponibile, si è arrivati giocoforza a turni di lavoro massacranti, per non dire dell'impedimento oggettivo a poter garantire delle legittime ferie maturate. “Il problema del precariato – osservano i rappresentanti sindacali - ha raggiunto livelli oramai insopportabili, ma oggi non ci sono più alibi per nessuno, perché il problema deve necessariamente essere affrontato in tavoli regionali come avvenuto nel recente passato, coinvolgendo la VI Commissione Sanità, quella presieduta da Pippo Digiacomo, e lo stesso Assessore Baldo Gucciardi”. Per CGIL e CISL occorre aprire immediatamente un tavolo di discussione che autorizzi il Manager Ficarra a bandire concorsi riservati al personale interno, che nel rispetto della normativa vigente garantiscano a medici, infermieri, farmacisti e tecnici sanitari ed altro personale di comparto di questa Azienda sanitaria Provinciale un diritto maturato nel tempo concludono Cutugno e Farruggia. Sindacati che poi però attaccano anche sugli stessi contenuti della nuova rete ospedaliera, parlando di “arretramento della sanità nel nostro territorio”. Sindacalisti che parlano di territorio agrigentino sempre più mortificato, attraverso il taglio dei posti letto ospedalieri che si è aggiunto a quelli già sforbiciati in passato. Dal 2007 – concludono Cutugno e Farruggia - la Sicilia è sottoposta ad un piano di rimodulazione della rete ospedaliera voluto dal governo nazionale. Tutto ciò sempre in assenza di un piano di riqualificazione della medicina del territorio che garantisca risposte adeguate ai bisogni di salute dei cittadini.