Il sindaco Francesca Valenti, l’assessore alla Gestione dei Rifiuti Carmelo Brunetto e l’assessore all’Ambiente Mario Tulone hanno firmato ieri un’ordinanza che ha l’obiettivo di ridurre l’uso della plastica che gravi danni, negli anni, ha prodotto all’ecosistema.
Meno rifiuti da disperdere nell’ambiente, ma anche meno rifiuti da smaltire e, di conseguenza, meno tasse da pagare.
A partire dall’ 1 aprile 2019 – ordina il provvedimento – gli esercenti, le attività commerciali, artigianali e di somministrazione di alimenti e bevande, non potranno distribuire ai clienti sacchetti da asporto monouso in materiale non biodegradabile. È consentito fino al 31 marzo l’utilizzo delle eventuali scorte giacenti nei propri magazzini.
A partire, invece, dal 1° gennaio 2020, i titolari che esercitano le attività della ristorazione e gli esercizi di generi alimentari e ogni centro vendita di stoviglie per alimentari, dovranno esercitare agli acquirenti esclusivamente la vendita, la distribuzione, l’utilizzo e il consumo di materiale monouso del tipo biodegradabile o compostabile. Parliamo di sacchetti da asporto, posate, piatti, bicchieri, coppe, coppette, ciotole, ciotoline, cannucce, mescolatori per bevande, aste per palloncini, bastoncini cotonati, cotton fioc.
È consentito, limitatamente ai successivi 30 giorni di entrata in vigore dell’ordinanza, la progressiva eliminazione delle eventuali scorte di materiale monouso non biodegradabile o compostabile.
Anche in occasione di feste pubbliche e sagre, niente più piatti e bicchieri di plastica: al loro posto dovranno essere utilizzate stoviglie, anche usa e getta, ma di un materiale sostitutivo meno inquinante.
E per combattere l'inquinamento da plastiche l’associazione ambientalista Marevivo Sicilia ha lanciato la campagna #StopSingleUsePlastic per ridurre il consumo di prodotti usa e getta di plastica anche nelle scuole e nelle università della Regione, coinvolgendo docenti, studenti e famiglie. Aderendo alla campagna, le scuole si impegneranno dove possibile, a sostituire i prodotti in plastica usa e getta con alternative biodegradabili e compostabili; stesso discorso anche per gli atenei universitari, grazie ad un accordo stipulasto con CoNISMa e CRUI.