Una questione che continua ad essere un rompicapo. Di certo c'è che può dirsi fallimento l'avviso pubblico con il quale il comune di Sciacca ha cercato un partner per affidare e gestire la manifestazione con l'obiettivo di risparmiare. Dopo aver detto no al Raggruppamento "Carnem Levare", in precedenza affidatario della festa, nelle scorse ore ha dovuto rinunciare anche l'Ats "Carnevale di Sciacca", che era subentrata. Non ci sono più concorrenti in graduatoria. E allora nelle scorse ore il dirigente responsabile Michele Todaro ha contattato coloro che si ritiene, evidentemente, possiedano il know-how necesario per potere, attraverso un affidamento diretto, ricevere l'incarico di organizzare il tutto, quando all'inizio della festa mancano appena 23 giorni, ovverosia poco più di tre settimane. E così sono già squillati i telefoni dei responsabili della Dibbe (Sergio Di Benedetto, già componente della Carnem Levare), della Scirocco (Luca Palazzotto, già organizzatore della festa lo scorso anno) e della Fururis di Giuseppe Corona, musicista e imprenditore molto legato alla manifestaizone. Tutti sono all'erta, come dei primi ministri in pectore, in attesa di essere convocati al Quirinale per l'incarico di tentare di formare un governo. Il comune adesso vuole scongiurare il rischio di dovere organizzare tutto direttamente. Questo, infatti, significherebbe non certo spendere meno ma addirittura spendere di più. Probabilmente Francesca Valenti qualcuno disposto a toglierle queste castagne dal fuoco lo troverà. Difficilmente alle condizioni dell'avviso pubblico fallito, visto che obbligava i contraenti addirittura a stipulare una carissima polizza assicurativa per tutelare perfino i dipendenti del comune. Vicenda che, naturalmente, non poteva che scatenare la polemica politica. In attesa di capire quale sarà il destino dell'organizzazione e della gestione del Carnevale di Sciacca, il consigliere comunale di Mizzica Fabio Termine parla di improvvisazione.
Così, poi, Fabio Termine commenta l'ipotesi che il comune sia costretto ad organizzarla e a gestirla direttamente.
Infine per Fabio Termine l'avviso pubblico non era per niente appetibile.