e di sistemazione del plesso scolastico di via Catusi, in attesa della restituzione dell'edificio al Primo Circolo "Giovanni XXIII" da cui dipende. Un intervento che guarda all'obiettivo di rendere le sale nuovamente ospitali alla fine di lavori di ristrutturazione i quali, ancorché completati, non sono ancora stati restituiti al comune. Ma è pur sempre un altro tassello che si inserisce nella lunga vicenda relativa alla riconsegna di un plesso scolastico di fondamentale importanza per 17 classi che da mesi, in attesa della fine dei lavori, sono state dirottate altrove. Classi su cui l'assessore ai Lavori Pubblici Calogero Segreto oggi ha voluto rimarcare che non c'è alcun dubbio che questi bambini torneranno regolarmente in via Catusi, a smentire per l'ennesima volta le voci e i timori, alimentate anche da qualche operatore politico, che in quell'edificio potessero essere dirottate le classi del plesso San Francesco. Di fatto in via Catusi c'è una disponibilità di 22 classi. Da indiscrezioni si apprende che il comune vorrebbe utilizzare quelle rimanenti per cominciare a ridurre l'impegno presso il convento del frati Cappuccini, ma si sa anche che il Primo Circolo potrebbe decidere di ubicarvi le tre classi del Plesso Mascagni, quelle che da quando è stato interdetto l'utilizzo dell'ex asilo nido di via del Sole fronteggiano una situazione di oggettiva difficoltà. Rimangono incerti i lavori di restituzione dell'edificio di via Catusi alla scuola. Probabilmente la fine del mese, ma l'assessore Segreto ha preferito non sbilanciarsi.