le organizzazioni professionali agricole dell'area di Menfi, Sciacca e Ribera, per tornare ad affrontare la vicenda riguardante gli aumenti del costo della bonifica e dell'acqua per usi irrigui, adottati dall'ex Consorzio Agrigento 3. Un problema che Copagri, Confagricoltura, Uci, Cia, Feder Agri e Comitato Spontaneo ritengono insostenibile e impossibile da accettare e da sostenere, sia per gli aumenti sconsiderati dell'importo sia per il criterio di retrodatazione. Sotto accusa, com'è noto, l'aumento del 325% del beneficio irriguo, passato da un importo di 20 euro a ettaro a 85 euro a ettaro con decorrenza 2013. Per le organizzazioni di categoria, i costi dell'acqua per usi irrigui, causati da ritardi, incertezze e scelte spesso non adeguate alla problematica e alla funzione dei Consorzi di Bonifica, non possono ricadere sugli agricoltori. I produttori, pertanto, a causa dei ritardi legislativi dei vari governi che si sono succeduti dal '95 ad oggi e dei danni subiti alle produzioni, agli impianti e alle strutture a seguito delle avversità atmosferiche che si sono verificate dal 2010 al 2018, non sono nelle condizioni di caricarsi di ulteriori e irrazionali costi. Per tutte queste ragioni, le organizzazioni professionali agricole hanno indetto per domani sera alle 18:30 presso la sede della Copagri di Sciacca una riunione con tutti gli agricoltori consorziati per individuare le iniziative da intraprendere. Ci saranno delegazioni di produttori delle zone di Menfi, Sciacca e Ribera ma anche i presidenti dei Consigli Comunali di questi tre Comuni. Ai Consigli e alle amministrazioni comunali si chiede infatti un atto politico per far valere e pesare, nelle scelte di governo, le ragioni del mondo agricolo e zootecnico. Nello specifico, le associazioni di categoria chiedono il ritiro del ruolo emesso relativo al 2013, l'azzeramento delle differenze a saldo fino al 2016, dell'aumento di 4 centesimi del costo dell'acqua per gli anni 2017 e 2018 e dell'aumento del beneficio irriguo fino al 2018, una valutazione razionale ed obiettiva, in tempi brevi, del riordino dei Consorzi di Bonifica e l'istituzione di un tavolo tecnico permanente per il rilancio dei Consorzi.