di contrada Piana Scunchipani. Un progetto sarebbe stato presentato da un ingegnere per conto di una società con annessa una richiesta di stipula di un contratto per un diritto di servitù per il passaggio di un tubo che da un baglio vicino dovrebbe raggiungere l'ex distilleria.
Protesta il Comitato della Chiana Scunchipani, che si è rivolto alle autorità comunali contro la realizzazione di qualsiasi tipo di impianto a Biomasse nella zona che, dice il presidente Vitrano, sicuramente provocherebbe un "grave turbamento alla nostra contrada e a tutta la città di Sciacca sul piano dell’inquinamento e della salute". Se queste voci venissero confermate, osserva Vitrano,si causerebbero danni al territorio, poiché in esso insistono almeno 10 aziende agricole che effettuano la coltivazione agrumicola e olivicola biologica, dove insistono aziende ortofrutticole; aziende di produzione trasformazione e conserve di alimenti derivati dall’agricoltura, allevamenti di bestiame e agriturismi.
Sul territorio, molti cittadini usano trascorrere all’aria aperta il loro tempo libero praticando ciclismo, footing e lunghe passeggiate e dove insiste una sede di Boy Scout, costituita da bambini e ragazzi che passano il loro tempo libero immersi in quest’oasi di pace. Non bisogna sottovalutare poi la vocazione turistica e la collocazione storico/naturale e paesaggistica della Chiana Scunchipani, essendo questo territorio, sede di diversi bagli e ville seicentesche e settecentesche, di un albero monumentale secolare di oltre mille anni (oleastro Inveges) e di un vecchio aeroporto miliare denominato Aeroporto fantasma, meta di tanti appassionati di impianti militari in disuso.
Il comitato induce a riflettere sul fatto che dette centrali prevedano lo smaltimento di migliaia di tonnellate di letame derivati dagli allevamenti e materia prima derivata dall’agricoltura ed altro ancora, che dovrebbero essere trasportati giornalmente anche da parte di altre aziende situate in altri comuni.
Il transito di carri agricoli e di autocarri per il trasporto di liquami e materia prima occorrente alla centrale per i propri fabbisogni, oltre a comportare un odore nauseabondo che comprometterebbe la salubrità dell’aria dando luogo ad altissime emissioni in atmosfera di sostanze inquinanti, soprattutto nei mesi estivi, quando si potrebbe verificare la diffusione di inquinanti nocivi per la salute dei cittadini che abitano nella nostra contrada e a quelle delle contrade confinanti e ancor più alla città di Sciacca e al vicino ospedale. I contradaioli chiedono un incontro urgente per essere informati. Su quell'area negli anni scorsi era stata attivata un'operazione da parte di un'impresa agrigentina.