I ritardi sulla pubblicazione dell’avviso pubblico e i contenuti dell’intervista di due giorni fa di Francesca Valenti al nostro Telegiornale hanno caratterizzato la discussione. Il sindaco, anche su Facebook, continua a respingere la considerazione, rivendicata ieri dal centrodestra, secondo cui avrebbe addossato le responsabilità dello slittamento dei tempi al dirigente responsabile Michele Todaro. In un post la prima cittadina ironizza sul fatto che le sue parole verrebbero travisate ad arte. E scrive: Per la prima volta nella mia vita, ho interlocutori che non riescono a comprendere o non vogliono comprendere cosa dico. Oggi non manca la presa di posizione da parte dei gruppi di maggioranza, per i quali “Le cose finte riprendono subito la loro vera natura”. E definiscono, quella dei gruppi di opposizione di centrodestra, un’azione “gratuita, rancorosa e strumentale volta ad introdurre nel dibattito politico continui elementi di tensione e di contrapposizione, mistificando palesemente il senso di dichiarazioni pubbliche, con l'evidente obiettivo di trasformare una civile contesa in un vero e proprio ring”.
Nel merito, i gruppi di centrosinistra considerano “inopportuna e non necessaria la manifestazione di solidarietà al dirigente Todaro, cui – si precisa - non è mai mancato il supporto della nostra amministrazione comunale e che ha finora lavorato e continuerà a lavorare con la massima serenità”. Per la maggioranza evidenziare, come fatto ieri dal Sindaco la differenza di prerogative e competenze fra parte politica e parte burocratica non vuol dire assolutamente polemizzare con chicchessia, ma richiamare un fatto di per sé ovvio e cioè che ognuno opera nell'ambito dei propri poteri, in modo autonomo e senza condizionamenti.
“Semmai – osservano quelli del centrosinistra - ciò che rileva nell'intervista del sindaco e nelle dichiarazioni dell'assessore Tulone, oltre all'onestà di aver ammesso i ritardi oggettivi nella pubblicazione del bando, è una difesa strenua dell'autonomia dei Dirigenti Comunali, rispetto alle prerogative di loro competenza, che non può in alcun modo essere condizionata da indebite intromissioni della politica”.
Maggioranza che, dunque, dichiara di rigettare ogni insinuazione, finalizzata esclusivamente ad inasprire i toni e i rapporti fra uffici e amministrazione comunale. “Richiamiamo tutti – si legge nella nota di oggi - ad una maggiore pacatezza e sobrietà specie in un momento nel quale la città necessità di un clima più disteso e unitario; i dibattiti si sono sempre fatti alla fine del Carnevale, per consentire a chi lavora per la migliore riuscita possibile di farlo con la massima serenità”. Maggioranza che conclude sottolineando che “alimentare il fuoco adesso e solo per mera propaganda crediamo sia un comportamento che si qualifica da solo.
Il carnevale è la festa di tutti e tutti siamo chiamati a dare il nostro contributo affinché riesca nel miglior modo possibile”.