hanno rappresentato le ragioni dello sciopero generale dei lavoratori delle costruzioni in programma il 15 marzo prossimo a Roma al quale parteciperanno 55 lavoratori agrigentini in rappresentanza di tutti i settori.
Le parole d’ordine sono il Lavoro, gli Investimenti, la Ripresa e il Futuro per rilanciare il settore ed il Paese.
Nel prospettare, al Prefetto, le motivazioni della manifestazione le OO.SS. di categoria hanno esposto la drammatica crisi che sta investendo il settore edile nella nostra provincia dal 2008 ad oggi.
Nel territorio agrigentino, in dieci anni, si è perso il 65% della forza lavoro attiva in edilizia; il numero delle imprese del settore delle costruzioni sono diminuite di circa il 55%; la produzione di cemento ha avuto un crollo; i laterizi ed il legno hanno vissuto un vero e proprio taracollo.
Carenza di investimenti pubblici e mancanza di significativi interventi del privato rendono questa la provincia di Agrigento vulnerabile dal punto di vista economico e sociale.
Il Prefetto dopo avere ascoltato e valutato la documentazione consegnata dalle OO.SS. di categoria Fillea, Filca e Feneal ha proposto di affrontare nello specifico la situazione agrigentina, subito dopo lo sciopero nazionale, nel corso di un incontro in Prefettura allargato alle altre forze sociali ed istituzionali interessate.