Ad essere distrutte questa volta le sculture realizzate e donate alla città dal ceramista saccense Gaspare Patti. Danneggiamenti avvenuti nei giorni del Carnevale con le opere distrutte e frantumate in tanti pezzi. Una deriva culturale e sociale che non riesce ad arrestarsi e che nei giorni dell'ultima edizione del Carnevale ha avuto picchi preoccupanti. Prima la distruzione dei vasi in via Campidoglio ad opera di tre saccensi che sono stati tempestivamente bloccati e arrestati dalla Polizia di Stato, adesso occorre, nostro malgrado, riportare questo nuovo scempio ai danni del decoro e della comunità cittadina tutta. Si auspica che le telecamere poste all'ingresso del palazzo municipale in via Roma e quelle dell’istituto bancario che si affaccia su piazza Matteotti, portino al più presto all’identificazione dei responsabili dell’accaduto.
Non solo danni alle sculture. Tra i danneggiamenti, dovuti agli eccessi del Carnevale appena conclusosi, c’è anche da rendere conto del vino versato nella fontana di corso Vittorio Emanuele. Vino che avrebbe anche causato la morte dei pesci che popolavano l’antica fontanella del centro storico, alle spalle della chiesa Madre. A rendersi conto del gesto vandalico alcuni saccensi che hanno segnalato alla nostra redazione l’accaduto, dopo averlo prontamente denunciato agli uffici comunali affinché ripristino l’acqua nella fontana e l’habitat naturale dei pesci, anche quelli da ripristinare dal momento che quelli che vi erano sono morti a causa della miscelazione dell’acqua con il vino che vi è stato versato.