garantire a tutti gli studenti siciliani più diritti e più qualità nell'offerta scolastica. E’ questa la richiesta contenuta nel documento indirizzato da CGIL, CISL e UIL al ministro dell’istruzione Marco Bussetti. La missiva è stata consegnata all’Ufficio scolastico regionale e rientra nell'ambito della mobilitazione nazionale unitaria denominata #IoLavoroaScuola.
“E' indispensabile – scrivono le sigle sindacali - aumentare il tempo scuola da 27 a 30 ore in tutte le classi del primo ciclo, garantendo 1 unità di personale docente in più per ogni corso di scuola primaria. Inoltre, bisogna portare il tempo pieno al 20%, assegnando 500 posti di scuola primaria e almeno 300 di scuola dell’infanzia.
Sul sostegno – aggiungono – bisogna trasformare almeno il 50% degli attuali 7.000 posti in deroga sul sostegno, in posti di diritto. Così facendo si potrebbe consentire il rientro dei docenti specializzati siciliani dal Nord Italia, che prestano comunque annualmente servizio in assegnazione provvisoria presso le sedi delle istituzioni scolastiche siciliane. Anche la dotazione di personale ausiliario tecnico e amministrativo è carente – continuano i sindacati. Ma la vera emergenza rischia di verificarsi a settembre. Con il nuovo Quota 100, molti insegnanti hanno già scelto il prepensionamento. All'avvio del nuovo anno scolastico, servirebbero almeno 140 mila docenti, di cui una buona fetta in Sicilia. Il numero degli studenti è sempre lo stesso, quello degli insegnanti cala di anno in anno. Si profila la possibilità, come al solito, di molti incarichi a tempo assegnanti in autunno inoltrato.
C'è confusione anche in merito alle modalità di reclutamento degli eventuali nuovi insegnanti. Il ministro Bussetti punterebbe su soluzioni diverse: vuole differenti procedure di assunzioni, aprendo ai laureati e annunciando nuovi concorsi. Ma, per scuole medie e superiori, è difficile che si possano realizzare prima dell’estate. Per quanto riguarda i concorsi per l’infanzia e la primaria, è già in corso la procedura straordinaria per porre rimedio all’emergenza dei diplomati magistrali esclusi dalle graduatorie ad esaurimento. Ma arriverà pure una procedura ordinaria. C’è poi un altro problema, riguardante i presidi. L’obiettivo è quello di fare il più in fretta possibile per il concorso, procedendo alla correzione delle prove scritte entro fino marzo. Poi ci saranno gli orali. L’obiettivo da mantenere a tutti i costi è quello di avere i nuovi dirigenti a scuola da settembre. Se così non dovesse essere, potremmo trovarci di fronte a un nuovo record di reggenze.