E' quanto sostiene la Cgil di Sciacca che pure ha apprezzato il fatto che siano stati affrontati temi interessanti, come il rapporto con Girgenti Acque, la Raccolta Rifiuti affidata ai privati, le terme, il bilancio disastrato. Tuttavia, secondo la Camera del Lavoro alcune importantissime domande non sono state nemmeno sfiorate o sono state appena lambite per avere un’idea di cosa avverrà all’atto dell’insediamento di che andrà a governare la città per i prossimi cinque anni. Ad esempio, dichiara Zammuto, non si chiaro che idea hanno del funzionamento dell’attuale pubblica amministrazione, se intendono intervenire su di essa e con quali provvedimenti. Ovviamente l'attenzione del sindacato si incentra sul tema generale del lavoro che riguarda anche il futuro dei cinquanta contrattisti e degli ottantasette LSU che per la Cgil rappresentano un problema di non poco conto, se non addirittura una “bomba sociale”, posto che i contratti sottoscritti hanno la durata di tre anni. Le risposte arrivate dai candidati a sindaco, ad opinione del sindacato, state fumose o di “auspicio” e dunque prive di certezza sulla soluzione. Altra questione che viene sollecitata è quella relativa alle relazioni che ciascun candidato, in caso di elezione a sindaco, intende avere con le parti sociali, che ovviamente sta particolarmente a cuore al sindacato che spesso ha contestato il mancato coinvolgimento e, in particolare, l'attivazione di un tavolo di confronto sul tema del lavoro. Ad una settimana dalla chiusura della campagna elettorale, la Cgil sollecita tutti e cinque i candidati a pronunciarsi su come intendono dare una prospettiva di lavoro ai tanti disoccupati e precari di questa città .