Il turno sarà regolamente rispettato e a comunicarlo è stato stamattina l’assessore Carmelo Brunetto. Il servizio era stato sospeso a causa della chiusura dell’impianto di compostaggio della Sogeir per il raggiungimento del limite dei rifiuti conferibili. Mercoledì, infatti, era saltato il turno di ritiro dell’umido e di fatto le famiglie saccensi ormai da giorni convivono con il problema dei sacchetti maleodoranti che sono state costrette a tenere in casa. Domani potranno esporre il mastello con questa tipologia di rifiuto, ma il problema non è affatto superato. Non a caso oggi è toccato ai comuni di Menfi e Montevago saltare il turno di ritiro della frazione umida dei rifiuti solidi urbani. Il centro di compostaggio di contrada Santa Maria dove viene conferito è al limite della capienza. Paradossalmente è successo che con il raggiugimento da parte dei comuni di significative percentuali di raccolta differenziata, a cominciare da Sciacca che è il centro più grande, è aumentata anche la frazione umida dei rifiuti e l’impianto della Sogeir soffre di tutto ciò. Si stanno cercando alternative, ossia altri impianti di privati che siano in grado di accogliere l’umido che non è possibile smaltire presso il centro di compostaggio di Sciacca. Soluzione già sperimentata in passato con la conseguenza di un ulteriore aggravio dei costi del servizio. Nel frattempo si sta tamponando con una turnazione tra comuni. E così se mercoledì scorso è toccato a Sciacca saltare il turno di ritiro dell’umido, oggi è stata la volta di Menfi e Montevago e nei prossimi giorni, probabilmente, toccherà ad altri centri che fanno riferimento sempre al centro di compostaggio di contrada Santa Maria.
Insomma la gestione dei rifiuti rimane problematica anche con la raccolta differenziata arrivata ormai a percentuali importanti in tutti i centri dell’ex Ato Agrigento 1 in relazione agli impianti dove andare a conferire. Il centro di compostaggio di Sciacca probabilmente necessita di interventi di ampliamento, ma la struttura è ancora gestita da Sogeir società in liquidazione, mentre i singoli comuni gestiscono in house o tramite appalto esterno il servizio e a sovrintendere il tutto c’è la Società di Regolamentazione dei rifiuti.